Microchip: principale produttore per pc denuncia furto informazioni da parte ex dipendente cinese

- di: Redazione
 
Il principale produttore di chip per computer ASML ha reso noto che un ex dipendente in Cina ha rubato informazioni sulla sua tecnologia. L'azienda olandese ha segnalato l'accaduto alle autorità dei Paesi Bassi e degli Stati Uniti. Tuttavia, la società ha aggiunto di non "ritenere che l'appropriazione indebita sia rilevante per la nostra attività".

Microchip: principale produttore per pc denuncia furto informazioni da parte ex dipendente cinese

ASML è una delle aziende più importanti nella filiera globale dei microchip. Produce macchine che producono i chip più avanzati al mondo. I semiconduttori, utilizzati per alimentare qualsiasi cosa, dai telefoni cellulari all'hardware militare, sono al centro di un'aspra disputa tra Stati Uniti e Cina."Abbiamo subito un'appropriazione indebita non autorizzata di dati relativi a tecnologia proprietaria da parte di un (ora) ex dipendente in Cina", ha affermato ASML nel suo ultimo rapporto annuale. "A seguito dell'incidente di sicurezza, alcune norme sul controllo delle esportazioni potrebbero essere state violate. Stiamo implementando ulteriori misure correttive alla luce di questo incidente", ha aggiunto. ASML non ha reso nota l'identità dell'ex dipendente né fornito dettagli su quali regolamenti sul controllo delle esportazioni potrebbero essere stati violati. Questa non è la prima volta che ASML ha collegato una violazione della proprietà intellettuale alla Cina.

Nel suo rapporto annuale del 2021 , l'azienda aveva affermato di essere a conoscenza di rapporti secondo cui un produttore cinese di apparecchiature e software per semiconduttori, DongFang JingYuan Electron, "stava attivamente commercializzando prodotti in Cina che potrebbero potenzialmente violare i diritti di proprietà intellettuale di ASML".
DongFang JingYuan Electron, società all'epoca con sede a Pechino, ha comunque negato le accuse, dicendo che erano "incoerenti con i fatti".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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