L’inflazione Usa “nelle attese” aiuta, Milano accelera; petrolio e oro reggono, euro forte. Wall Street positiva alle 17:40 italiane, spread in calo.
Le piazze europee chiudono in rialzo, con finanziari e industriali a guidare il recupero mentre il comparto healthcare smaltisce l’impatto dei nuovi dazi statunitensi sui farmaci. Il listino paneuropeo avanza, con Parigi, Francoforte e Londra in progresso e Madrid fra le migliori. Zurigo archivia la seduta sopra la parità.
Piazza affari: i migliori e i peggiori
Milano resta positiva con banche e assicurazioni in scia: bene Unipol e Generali, quindi Bper, Intesa Sanpaolo, Fineco e Mediolanum. In coda STMicroelectronics e Brunello Cucinelli. Nel Ftse Mib spiccano avanzamenti attorno a +3% per Unipol e +2,5% per Generali; ribassi di circa −2% per STM e Cucinelli.
Nel Ftse Italia Mid Cap denaro su Fincantieri, Danieli e Avio; deboli GVS, MFE A e Banco Desio. Sul Ftse Italia Small Cap acquisti su Seri Industrial, Somec, It Way, Gas Plus e Trevi.
Valute: euro tonico, yen sotto pressione
L’euro consolida area 1,169–1,170 contro dollaro; il dollaro/yen scambia vicino a 149,5; il cross euro/yen resta elevato in zona 174,8.
Materie prime: petrolio e gas in lieve rialzo, oro stabile
Il Brent oscilla in area 69,5–69,7 $/barile e il WTI verso 65 $/barile. Il TTF olandese è intorno a 32,5 € / MWh. L’oro difende la fascia 3.740–3.780 $/oncia dopo i massimi storici di settimana.
obbligazioni: spread in calo
Lo spread BTP-Bund 10 anni scende nell’intorno di 86 punti base.
Wall street a metà seduta
Gli indici Usa a metà seduta sono in lieve progresso: Dow Jones positivo, S&P 500 sopra la parità e Nasdaq vicino alla stabilità, favoriti da un PCE “nelle attese” e da attese di tagli dei tassi più graduali. In scia ai dazi, dalla Fed si fa strada cautela: “very low confidence in inflation forecasts right now”, ha osservato un banchiere regionale, segnalando l’incertezza che ancora circonda l’outlook dei prezzi.