Crisi a Parigi, oro verso 4.000 dollari e petrolio in risalita. Lo spread italiano sale. A metà seduta a Wall Street spingono i titoli AI, con AMD in volo.
Parigi zavorra i listini
La seduta europea parte in salita e chiude male per Parigi, travolta dal nuovo scossone politico: le dimissioni del premier Sébastien Lecornu riaprono il cantiere del bilancio e spingono gli investitori verso i beni rifugio. Il CAC 40 archivia la giornata in calo di circa -1,4%, con i finanziari in prima linea tra le vendite.
Banche francesi in apnea
Tra i listini più colpiti figurano BNP Paribas, Crédit Agricole e Société Générale, penalizzate dalla svalutazione dei portafogli in OAT. «La situazione politica francese rimane di forte instabilità e rischia di peggiorare ulteriormente i problemi legati al consolidamento fiscale», osserva Gianluca Bergamaschi (Generali AM). «Uno scenario possibile è il ricorso a nuove elezioni».
Piazza Affari, luci e ombre
Milano contiene i danni con il FTSE MIB a -0,26%. Brilla Stellantis (+3,38%), mentre il rimbalzo del greggio sostiene Saipem (+2,75%). Bene anche Mediobanca (+1,49%), Prysmian (+1,45%) e BPER (+1,20%). Sul lato debole, realizzi su Azimut (-1,85%), DiaSorin (-1,70%), Poste Italiane (-1,68%), Intesa Sanpaolo (-1,55%) e Inwit (-1,12%).
Mid e small, chi ha fatto meglio e peggio
Mid Cap: in evidenza Pharmanutra (+3,75%), Tamburi (+2,33%), Technoprobe (+2,24%), Philogen (+2,11%), Zignago Vetro (+1,85%). Peggiori: De’ Longhi (-4,56%), Safilo (-3,81%), Salvatore Ferragamo (-3,51%), Ferretti (-2,50%).
Small Cap: sprint di Promotica (+16,67%), poi Valsoia (+4,99%), Cairo Communication (+3,36%), Ambienthesis (+3,28%), Ratti (+3,00%). In coda: Alkemy (-4,66%), Giglio Group (-4,55%), Redelfi (-4,23%), Growens (-4,21%), I Grandi Viaggi (-3,93%).
Tutti i listini europei
Oltre a Parigi, Londra FTSE 100 chiude a circa -0,15% dopo nuovi massimi intraday; Francoforte DAX riesce a mantenersi in territorio positivo (~+0,27%); Madrid IBEX 35 limata -0,04%; Amsterdam AEX avanza di ~+0,56%. Lo Stoxx 600 cede complessivamente ~0,4%.
Valute e materie prime
Oro ancora protagonista, con i future che toccano nuovi massimi oltre 3.940 $/oncia. Petrolio in recupero: Brent ~65,4 $/bbl e WTI ~61,8 $/bbl dopo l’aumento inferiore alle attese deciso dall’OPEC+ da novembre. Gas TTF in salita a ~33,2 €/MWh. Sul Forex, yen debole verso 150 per dollaro; euro/sterlina in area 0,869–0,872; euro/dollaro intorno a 1,17.
Spread e governativi
Il BTP decennale si muove attorno a 3,57–3,58% con spread BTP–Bund in area 93 pb. In Francia il differenziale OAT–Bund si amplia ai massimi da inizio anno.
Wall Street a metà seduta
A New York, S&P 500 e Nasdaq sono positivi a metà seduta mentre il Dow oscilla; sugli scudi AMD, in rally di oltre +25% grazie all’accordo di fornitura con OpenAI. «Il tema AI resta il catalizzatore dominante», osservano diversi desk, nonostante lo shutdown federale aiuti l’avversione al rischio.
Cripto
Bitcoin resta a ridosso dei massimi storici dopo il picco oltre 125.000 $ toccato nel weekend.