• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Reazioni all’intesa Israele-Hamas: applausi, critiche e incertezze

- di: Bruno Coletta
 
Reazioni all’intesa Israele-Hamas: applausi, critiche e incertezze
Reazioni all’intesa Israele-Hamas: applausi, critiche e incertezze

Mentre Netanyahu esulta, sul piano internazionale e dentro Israele monta il dibattito. Trump mediatore chiave

Il premier israeliano in primo piano

Benjamin Netanyahu ha accolto l’accordo annunciato da Trump con una dichiarazione dal tono quasi trionfale: “Con l’aiuto di Dio, riporteremo tutti gli ostaggi a casa”. Il primo ministro ha definito la fase iniziale come una “vittoria diplomatica e morale” per lo Stato di Israele, annunciando che chiederà al governo la ratifica dell’intesa. Tuttavia, dietro l’entusiasmo si nasconde una rete di tensioni politiche interne: alcune figure della destra radicale israeliana esprimono riserve sull’idea che Hamas possa mantenere una qualche presenza politica residua dopo il conflitto.

Netanyahu cerca di posizionarsi come garante del processo: partecipe con gli interlocutori americani ed egiziani, ma anche attento alle spinte interne per la “vittoria totale” che ha promesso ai suoi alleati più intransigenti.

Le reazioni internazionali: ottimismo e cautela

Gli Stati Uniti

Donald Trump, mediatore chiave, ha definito l’intesa come “un grande giorno” e ha rivendicato un ruolo centrale nel negoziato. Ha inoltre annunciato che gli ostaggi verranno liberati “molto presto” e che Israele inizierà un ritiro parziale delle sue truppe verso linee concordate.

Organizzazioni e nazioni

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha accolto la notizia con prudente favore, esortando tutte le parti a realizzare l’accordo in pieno. Da Londra, il primo ministro Keir Starmer ha definito la fase iniziale come «un passo importante», mentre altri governi (Australia, Qatar, Egitto) hanno ringraziato i mediatori e chiesto un’attuazione rapida e leale.

La risposta di Hamas è stata meno trionfale: il movimento ha espresso riconoscenza verso i mediatori e rivendicato il ritiro israeliano totale, pur presentando condizioni su cui intende continuare a trattare.

Le reazioni interne: tra euforia, scetticismo e perplessità

In Israele

I familiari degli ostaggi hanno accolto la notizia con sollievo, ma molti restano vigilanti: sarà davvero possibile liberare tutti? Nel governo, i partiti della destra radicale mostrano fastidio per qualsiasi concessione. Critici dell’opposizione accusano Netanyahu di aver ceduto troppo presto e di esporre la sicurezza interna a rischi.

Nella sfera palestinese

Alcuni ambienti palestinesi moderati vedono l’accordo come un’apertura concreta per alleviare le sofferenze a Gaza. Altri lo denunciano come troppo favorevole a Israele, senza garanzie serie per la ricostruzione, lo status politico o i diritti dei profughi.

Domande cruciali ancora irrisolte

  • Disarmo di Hamas
  • Governance futura di Gaza
  • Tempistiche e modalità del ritiro israeliano
  • Garanzie per l’attuazione
  • Rischio di implosioni politiche in Israele
Notizie dello stesso argomento
Trovati 26 record
Pagina
3
03/12/2025
Ponte dell’Immacolata, 13,9 milioni in viaggio
Federalberghi vede un’Italia che si muove ma resta la frattura sociale
03/12/2025
Italian Tourism Awards, Roma accende la notte che celebra il valore dell’industria dei viaggi
Nelle sale storiche del The St. Regis Rome prende forma la sesta edizione degli Italian To...
03/12/2025
Usa, stop alle domande di immigrazione da 19 paesi
Gli Stati Uniti bloccano visti, green card e cittadinanze per cittadini di 19 paesi extra-...
03/12/2025
Netanyahu, sì alle fattorie illegali e la nuova linea in Cisgiordania
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo un documento interno rivelato da Ynet, s...
Trovati 26 record
Pagina
3
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720