Sedici emendamenti, presentati insieme da Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e Italia Viva: è questa la strategia scelta dalle opposizioni per intervenire sulla manovra. Una prassi parlamentare non frequente in forma così compatta, che punta a concentrare in un unico pacchetto le principali richieste dei gruppi non di maggioranza. Le proposte spaziano dal lavoro alle pensioni, dalla scuola alla giustizia, fino ai temi fiscali e alle misure sull’immigrazione.
Manovra, opposizioni compatte: sedici emendamenti per legge di Bilancio
Nel capitolo economico compare la richiesta di introdurre il salario minimo legale. A fianco di questa misura, le opposizioni propongono la “restituzione del drenaggio fiscale”, l’estensione della no tax area a 15 mila euro e il relativo trascinamento fino a 60 mila. Sempre in materia economica viene proposta la proroga della versione previgente di Opzione donna e la soppressione dell’aumento dell’età pensionabile per il comparto sicurezza. Le forze firmatarie parlano di interventi necessari per modificare la struttura fiscale e previdenziale prevista dal testo attuale.
Personale pubblico e comparti strategici
Una parte significativa delle proposte riguarda il personale della pubblica amministrazione. Gli emendamenti prevedono stabilizzazioni, nuove assunzioni e misure specifiche per scuola, sanità, ricerca e giustizia. In particolare, si chiede l’incremento del Fondo sanitario nazionale destinato al personale paritario, il ripristino delle supplenze brevi e fondi aggiuntivi per professori e ricercatori delle università. Presente anche la richiesta di sopprimere l’articolo 106 della manovra, relativo alla limitazione dell’autonomia scolastica.
Famiglia e giovani
Tra le proposte figurano misure a sostegno delle famiglie: la maggiorazione di 70 euro dell’assegno unico e i congedi paritari. Per i giovani, un emendamento introduce la “Start Tax”, un incentivo fiscale destinato alle nuove attività. Le opposizioni mirano a rivedere la dimensione sociale della manovra inserendo elementi di sostegno alle fasce più giovani e ai nuclei familiari.
L’emendamento che tocca il Protocollo Albania
Uno dei punti più rilevanti riguarda l’immigrazione: un emendamento chiede la soppressione del finanziamento destinato al Protocollo con l’Albania per la gestione dei centri. Le risorse così liberate verrebbero destinate a un capitolo chiamato “Sicurezza città”. È il passaggio politicamente più significativo del pacchetto, perché interviene su un accordo bilaterale considerato prioritario dal governo.
Transizione digitale e industria
Sul fronte produttivo compare il ripristino delle misure di Transizione 4.0, assenti nel testo della manovra. L’obiettivo è finanziare il sostegno agli investimenti innovativi delle imprese. Una proposta riguarda inoltre l’estensione dell’Autorizzazione unica in materia energetica a tutto il territorio nazionale, con l’intento di uniformare le procedure.
Le criticità della macchina amministrativa
Le opposizioni inseriscono nel pacchetto anche un emendamento sulla stabilizzazione del personale del comparto giustizia, ritenuto essenziale per ridurre l’arretrato. Presente inoltre l’indicazione di aumentare il Fondo di finanziamento ordinario per professori e ricercatori. L’attenzione al personale della PA si estende dunque a più settori, seguendo una direttrice comune: rafforzare gli organici attraverso interventi strutturali.
Una scelta tecnica e politica
Dal punto di vista parlamentare, la presentazione congiunta di emendamenti ha due effetti. Il primo è concentrare in un unico fascicolo la posizione delle opposizioni. Il secondo è costringere la maggioranza a un confronto unitario, con numeri più coerenti e una traccia definita all’interno dell’esame della manovra. Il pacchetto verrà ora sottoposto al vaglio della commissione Bilancio, dove saranno valutate ammissibilità e coperture.
Il percorso ora passa alla Commissione
La fase emendativa sarà decisiva per misurare l’impatto delle proposte delle opposizioni. Dopo il passaggio in Commissione, il dossier approderà in Aula. I sedici emendamenti rappresentano una piattaforma comune, che riunisce forze politiche spesso distanti ma che, in questa occasione, hanno scelto una linea d’azione unitaria. Il confronto con la maggioranza si giocherà anche sul terreno delle compatibilità finanziarie, elemento centrale di questa legge di Bilancio.