Mafie, fatturato annuo di 40 miliardi di euro. È il quarto in Italia

- di: Bruno Coletta
 
Quaranta miliardi di euro all'anno. Questa è la stima del volume d'affari delle mafie italiane, secondo i calcoli dell'Ufficio studi della Cgia di Venezia Mestre. La cifra equivale, in pratica, a due punti di Pil. Secondo l'associazione degli artigiani e delle piccole imprese, se si effettua una comparazione puramente teorica, tuttavia utile per farsi un'idea delle dimensioni del fenomeno, l’industria del crimine avrebbe un ipotetico quarto fatturato nazionale, dopo Eni (93,7 miliardi di euro), Enel (92,9 miliardi) e GSE (55,1 miliardi).
Secondo la Cgia, in Italia le imprese nell'orbita della criminalità organizzata sono 150.000, basandosi sui dati in possesso dell’Unità di Informazione Finanziaria (Uif) della Banca d'Italia. Questa struttura, per legge, riceve ogni anno dagli intermediari finanziari centinaia di migliaia di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. Ciò ha reso possibile mappare il numero delle imprese presenti in Italia che potenzialmente sono contigue a contesti di criminalità organizzata.
Oltre alle segnalazioni ricevute, la Uif ha incrociato anche gli scambi informativi acquisiti dalla Direzione Nazionale Antimafia e dall'Autorità giudiziaria. Grazie a questo mix di dati è stato possibile censire almeno 150.000 imprese che potrebbero essere potenzialmente controllate o collegate a vario titolo alle organizzazioni criminali di stampo mafioso.
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