FOTO: Vincenzo Marsiglia, MAP (STAR) THE WORLD PHOTO – Rome (statua Colosseo Quadrato), 2025, stampa fine art su carta Hahnemühle, cornice (scatto fotografico eseguito con Hololens2), 42 x 69 x 4 cm.
Un progetto “diffuso” anima gli spazi comuni dell’Hilton Rome Eur La Lama, esplorando le relazioni tra arte, tecnologia e percezione, aprendo nuovi scenari in cui reale e virtuale si intrecciano.
Torna LamArte. Vincenzo Marsiglia anima gli spazi dell’Hilton Lama EUR di Roma
Protagonista di questo nuovo capitolo di LamArte - il progetto dedicato alla valorizzazione della creatività contemporanea, a cura di Valentina Ciarallo - è Vincenzo Marsiglia con il suo progetto diffuso Map Star La Lama, che anima le aree comuni dell’hotel nel quartiere romano dell’EUR.
Negli spazi de La Lama, progettato da Massimiliano Fuksas con interni di Lorenzo Bellini Atelier, le opere diventano strumenti che offrono al contesto una lettura alternativa. In questo spazio l’arte si configura come esperienza aumentata, capace di mettere in relazione linguaggi diversi e di attivare nello spettatore nuovi sguardi.
Ed ecco, tra la monumentalità della hall, sbucare l’Unità Marsiglia (UM), un segno distintivo, un modulo a forma di stella a quattro punte che diventa matrice visiva e concettuale di molteplici sperimentazioni, cifra stilistica e generatore di forme. Questa mappa stellare in continua evoluzione accompagna lo spettatore attraverso nuove visioni.
“Emotional Immersion Star - spiega la curatrice Valentina Ciarallo nel testo che accompagna la mostra - con le sue geometrie pulsanti e le sue trame in movimento genera un effetto ipnotico che oscilla tra immaterialità e presenza fisica, trasformando la parete di marmo in una superficie viva e dinamica. L’artista è solito utilizzare proiezioni immersive per ricoprire edifici e architetture, trasformando corpi inerti in organismi vibranti di luce e colore: le sue “pelli digitali” generano quel cortocircuito che dona nuova vita e ritmo a monumenti iconici”.
Nello spazio più intimo della Library, Shadows Stone abbraccia una serie di opere in alabastro in cui la purezza e la nobiltà del materiale si uniscono alla precisione del modulo stellare. Per la prima volta viene presentata la grande Shadow Stone intitolata Cloud. La luce si riflette sulla superficie dell’alabastro, oltre a penetrare al suo interno, conferendo alla materia una luminosità quasi viva. Queste forme sospese tra classicità e contemporaneità suggeriscono un senso di permanenza, quasi a radicare nello spazio un simbolo senza tempo. In Fold Screen Paper, progetto nato dalla ricerca sul tema degli origami, il segno della stella si rinnova.
“Le pieghe geometriche, attraverso i riflessi e le variazioni luminose, trasformano la carta dalla palette multicolor in un supporto percettivo vibrante, dove fragilità e precisione formale si incontrano in una nuova esperienza estetica” spiega la curatrice.
A un certo punto il visitatore entra in una dimensione di realtà aumentata. Accade grazie a una serie di fotografie in mixed reality che racchiudono alcune foto inedite realizzate per l’occasione e dedicate all’architettura de La Lama e agli edifici razionalisti dell’EUR.
Dal 2020 Marsiglia sperimenta la tecnologia HoloLens 2 ideando un programma capace di percepire superfici reali e rivestite con texture colorate generate dall’intreccio della forma a stella. Nasce da questa ricerca la serie Map (Star) The World Photo. Attraverso questo lavoro Marsiglia trasforma la percezione del luogo. Architetture e paesaggi si fondono con il segno distintivo dell’artista, in grado di generare originali mappe visive. Luoghi come Parigi, la Torre Eiffel, San Pietro a Roma e il Palazzo della Civiltà Italiana all’EUR, riconoscibili, e al tempo stesso trasfigurati, diventano territori aumentati dove il risultato si configura come un nuovo portale, un’apertura su spazi paralleli che invitano a un esercizio di immaginazione e riscoperta.