Internet: il 25% delle richieste di rete è per giocare ai videogiochi

- di: Daniele Minuti
 
La pandemia ha sottolineato con grande forza l'immensa necessità nel mondo di oggi di poter usufruire di una rete internet efficiente, in modo da poter operare in telelavoro in modo adeguato o anche per gli studenti costretti alla didattica a distanza.
Stando però alla ricerca fatta dal portale Facile.it, un'altissima percentuale di richieste di cambi fornitore dall'inizio della pandemia fino alla fine del 2020 riguardava anche il tempo libero: la percentuale di utenti che ha detto di utilizzare la rete internet domestica per giocare ai videogiochi online è salita addirittura di un terzo, arrivando al 21% partendo dal 16% calcolato prima dell'inizio dell'emergenza sanitaria. Dato che prosegue nel 2021, con la percentuale arrivata al 25%.

L'altro dato interessante è quello delle fasce d'età: "Giocare online con smartphone, tablet, PC o console non è più un’esclusiva dei giovani" - spiega l'indagine - "se è vero che i richiedenti con età compresa tra i 18 e i 24 anni sono risultati essere la categoria che, in percentuale, usa con più frequenza la rete domestica per il gaming, sorprende vedere come l’utilizzo di internet per i giochi online sia addirittura raddoppiato tra gli over 55. Nello specifico, tra i richiedenti con età compresa tra i 55 e i 64 anni si è passati dal 9% pre-pandemia al 18% nel 2021, mentre tra gli over 65 la percentuale è cresciuta dal 7% al 15%, chissà se per propria passione o per far felici i nipoti".

Salgono però anche altre passioni provenienti dal digitale come le Smart TV: l'aumento dei richiedenti che hanno detto di usare internet per guardare film o serie in streaming è arrivato al 59% partendo dal 48% registrato prima della pandemia. Anche questo aumento riguarda ogni fascia di età, con quella più giovane ancora caratterizzata da maggior frequenza (si passa dal 53% pre-pandemia al 62% dell'inizio 2021).

Come per il gaming online, anche in questo caso l’aumento ha riguardato tutte le fasce di età, seppur con differenze significative. I giovani con età compresa tra i 18 e i 24 anni, ancora una volta, sono risultati essere i richiedenti che con più frequenza si servono della linea dati per questa finalità, con una percentuale passata dal 53% pre-Covid al 62% del primo trimestre 2021.

Sono tanti gli italiani che hanno voluto cambiare fornitore in quanto insoddisfatti dei propri servizi, e un'altra analisi di Facile.it ha analizzato un campione di 90.000 contratti stipulati nel 2020: da qui si nota come la Regione con i maggiori cambi sia la Sardegna (aumento del 15% rispetto al 2019), seguita da Calabria e Marche (rispettivamente + 9,7% e 7,1%).
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