Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato il Piano Industriale al 2024,
presentato alla luce dei risultati del preconsuntivo 2020 che hanno superato le attese confermando la stabile crescita del gruppo e la sua trasformazione verso un modello sostenibile.
Nel comunicato ufficiale, la multiutility italiana spiega come il documento strategico
"rifletta l'impegno per sviluppo e crescita del Gruppo, alzando le attese rispetto a quello precedente con azioni di transizione energetica, tutela dell'ambiente, coesione sociale e evoluzione tecnologica. In più viene rinnovata la volontà di accompagnare i territori in una ripresa che sia in linea con l'Agenda Onu 2030".
Come detto, la presentazione del piano industriale al 2024 è diretta conseguenza del preconsuntivo 2020 che ha confermato la crescita dei principali indicatori rispetto al 2019:
il MOL atteso è di 1.118 milioni di euro (aumento rispetto ai 1.085 milioni del 2019) mentre il rapporto PFN/MOL arriva a 2,9x rispetto al 3,02 di fine 2019.
Inevitabilmente il nuovo Piano dovrà rapportarsi con l'impatto della crisi e le misure previste dall'Unione Europea: proprio seguendo le direttive continentali, il Gruppo spiega che lo schema di riferimento del Piano si sviluppa in tre dimensioni.
"Ambientale, socio-economica e innovazione" - chiarisce il comunicato -
"Nella prima rientrano promozione di economia circolare, interventi per aumentare la resilienza delle infrastrutture e la lotta al cambiamento climatico per raggiungere il traguardo della decarbonizzazione puntando su energie green. La dimensione socio-economica vuole creare valore condiviso per stakeholder e territori, facendo leva su asset fisici e commerciali. La dimensione innovazione invece abbraccia le possibilità legate allo sviluppo tecnologico, alla digitalizzazione, AI e analisi dei dati, per migliorare efficienza e qualità dei servizi".
Le previsioni degli investimenti per il Piano sono in crescita, per circa 3,2 miliardi di euro con una media di 640 milioni annui (valore più alto del 40% rispetto allo scorso quinquennio). Questo incremento è possibile sia dai buoni risultati del 2020 che "dalla solidità finanziaria di Hera, che permette eventuali impieghi non previsti: è prevista infatti la riduzione del rapporto fra debiti finanziari netti e MOL fino al 2,8x nel 2024. In più si prevede un MOL di 1,3 miliardi di euro al 2024, aumento di 2015 milioni rispetto alla cifra del 2019."
Il comunicato poi mette sotto la lente d'ingrandimento l'importanza della sostenibilità nelle strategie future del Gruppo, la rinnovata attenzione verso la generazione di valore per gli azionisti, il fatto che più del 40% della marginalità deriverà dalla filiera reti (compresi servizi di distribuzione elettricità e gas oltre che teleriscaldamento e ciclo idrico), la centralità del settore energia (la cui marginalità al 2024 ammonterà a 403 milioni di euro) e la salita del MOL anche in quello ambiente. Con una rinnovata fiducia nel futuro, espressa nelle dichiarazioni di Tomaso Tommasi di Vignano e Stefano Venier (entrambi nella foto), rispettivamente Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato di Hera.
"Lo scenario dei prossimi 5 anni" - Spiega il Presidente - "
Presenta sfide e possibilità che Hera ha saputo intercettare per tempo, basando su esser la sua strategia. Col Piano Industriale, potremo capitalizzare gli sforzi fatti fino a ora, a sostegno degli obiettivi abbiamo stanziato un consistente piano di investimenti per migliorare e rendere più sostenibili i nostri asset. Confermiamo le nostre politiche economico-finanziarie, partendo dal mantenimento di un profilo patrimoniale conservativo che non inciderà sulla distribuzione ai nostri azionisti dei dividendi, che sono invece previsti in crescita del 25% rispetto all'ultimo dividendo pagato nel quinquennio, fino ad arrivare a 12,5 centesimi per azione nel 2024".
Gli fa eco l'Amministratore Delegato Venier:
"Da sempre Hera gestisce le sue attività con approccio sostenibile e integrato nelle strategie di business. Il nostro Piano Industriale quindi ci permette di promuovere un ulteriore sviluppo con progetti mirati sulla circolarità, carbon neutralità e innovazione tecnologica. Vogliamo inoltre rendicontare ai nostri stakeholder con la massima trasparenza l’impegno del Gruppo per la sostenibilità, con l’applicazione delle raccomandazioni TCFD a partire già dall’esercizio 2020".
Il comunicato integrale è consultabile
qui.