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Ferrovie, Donnarumma: “Valutiamo l’ingresso nel mercato tedesco dell’alta velocità”

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Ferrovie, Donnarumma: “Valutiamo l’ingresso nel mercato tedesco dell’alta velocità”

Ferrovie dello Stato guarda alla Germania e prepara il terreno per una nuova fase della propria espansione internazionale. Dopo l’esperienza spagnola con Iryo e quella francese con i collegamenti Milano–Parigi, il gruppo guidato da Stefano Donnarumma punta ora al cuore dell’Europa ferroviaria, aprendo la possibilità di entrare nel mercato tedesco dell’alta velocità.

Ferrovie, Donnarumma: “Valutiamo l’ingresso nel mercato tedesco dell’alta velocità”

In un’intervista concessa al quotidiano economico tedesco Handelsblatt, l’amministratore delegato ha confermato che Fs “sta valutando un ampliamento delle attività nel Paese al settore redditizio dei treni ad alta velocità”. L’obiettivo è inserirsi in un comparto che rappresenta una delle aree più dinamiche e profittevoli del trasporto ferroviario europeo, dominato finora da Deutsche Bahn ma sempre più aperto alla concorrenza.

Una presenza già consolidata nel trasporto regionale e merci
Il gruppo italiano non parte da zero. In Germania Fs è già presente con due controllate: Netinera, operativa nel trasporto regionale passeggeri, e TX Logistik, attiva nel trasporto merci su rotaia. Le due società coprono oggi 14 Lander e rappresentano una delle principali realtà non tedesche del sistema ferroviario federale.
L’attività di Netinera, in particolare, si estende in aree come la Baviera, la Sassonia e la Bassa Sassonia, dove gestisce servizi locali con oltre 5.000 dipendenti e una flotta di circa 350 treni. TX Logistik, invece, collega i principali porti tedeschi con Italia, Austria e Paesi Bassi, garantendo una rete logistica integrata che fa di Fs uno degli operatori chiave del corridoio europeo Reno–Alpi.

Secondo Donnarumma, questa base operativa offre una piattaforma “già solida e strategica” per valutare l’espansione nel segmento passeggeri ad alta velocità, oggi al centro delle politiche di mobilità sostenibile dell’Unione europea.

Milano–Monaco nel 2026 e, in prospettiva, la rotta verso Berlino
La prospettiva di medio periodo guarda a una nuova connessione diretta tra Milano e Monaco di Baviera, con l’obiettivo di attivare i primi collegamenti entro dicembre 2026. Si tratterebbe di un treno ad alta velocità transfrontaliero capace di ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza e di offrire un’alternativa competitiva all’aereo per la tratta tra Italia e Germania meridionale.

Nel lungo periodo, il progetto prevede l’estensione dei collegamenti fino a Berlino, integrando le infrastrutture italiane dell’Alta Velocità con la rete tedesca ICE. “Lavoriamo per creare una continuità operativa tra i due sistemi — ha spiegato Donnarumma — in un’ottica di interoperabilità tecnica e commerciale coerente con le direttive europee sulla mobilità sostenibile”.

Contatti avviati e fase esplorativa
Il piano si trova ancora in fase esplorativa, ma il confronto con le istituzioni tedesche è già avviato. “Abbiamo preso contatto con i gestori delle infrastrutture e con le autorità competenti, come avviene in questi casi”, ha chiarito l’amministratore delegato, sottolineando che l’approccio è prudente ma strategico.
La mossa di Fs si inserisce in un contesto di crescente apertura del mercato ferroviario europeo, dove le barriere regolatorie si stanno progressivamente riducendo e i Paesi membri incoraggiano la concorrenza nel trasporto passeggeri a lunga percorrenza.

Il contesto europeo e la strategia di espansione
Negli ultimi cinque anni il gruppo ha accelerato il proprio processo di internazionalizzazione, con una presenza in 11 Paesi europei e un contributo crescente ai ricavi consolidati del gruppo. L’obiettivo, ribadito più volte da Donnarumma, è costruire un “modello di impresa integrata europea”, capace di coniugare infrastruttura, servizi e logistica in una visione sostenibile e intermodale.
In questa direzione si muove anche la politica dei grandi corridoi europei: Fs è coinvolta nel Reno–Alpi, nel Scandinavia–Mediterraneo e nel Baltico–Adriatico, arterie che collegano l’Italia con i principali hub del Nord Europa.

La Germania, crocevia di questi assi, rappresenta quindi un mercato chiave. Non solo per i volumi di traffico, ma anche per il potenziale di innovazione tecnologica: dagli standard di segnalamento Ertms alla digitalizzazione delle stazioni, fino ai nuovi treni a idrogeno e alle sperimentazioni sull’elettrificazione verde delle linee secondarie.

Competizione e opportunità
L’ingresso di Fs in Germania si inserisce in un quadro di forte competizione: Deutsche Bahn resta il principale operatore, ma deve affrontare la concorrenza crescente di player privati come FlixTrain, oltre alle incursioni internazionali di Sncf e di altri operatori europei.
Per il gruppo italiano, il know-how accumulato con Frecciarossa 1000 e l’esperienza nella gestione dei servizi transfrontalieri costituiscono un vantaggio competitivo riconosciuto. Il modello di servizio — alta velocità a prezzi differenziati, con standard elevati di puntualità e comfort — ha già trovato consenso nei mercati esteri.

Donnarumma non si sbilancia sui tempi, ma lascia intendere che la Germania sarà il prossimo capitolo di una strategia che punta a consolidare la leadership italiana nel settore ferroviario europeo.

Con oltre 16 miliardi di investimenti previsti nel Piano industriale 2024–2032, Fs intende posizionarsi come uno dei principali operatori continentali della mobilità integrata, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione e con la politica industriale dell’Ue.

La partita tedesca, per ora, è in fase di studio. Ma se il progetto prenderà forma, segnalerà una nuova stagione per l’industria ferroviaria italiana: quella di un gruppo pubblico che non si limita più a esportare tecnologia e know-how, ma costruisce una vera rete europea ad alta velocità, da Roma a Berlino, passando per Monaco e Milano.

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