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Freddo russo sull’Italia: autunno d’inverno, con neve e vento

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Freddo russo sull’Italia: autunno d’inverno, con neve e vento

Non è un semplice cambio di stagione: è un colpo di scena. L’autunno italiano comincia come un inverno anticipato, con le prime avvisaglie di neve e un freddo che arriva in fretta, quasi correndo dall’Est europeo. Dopo un settembre che sembrava non volesse finire mai, con temperature ancora da mezza estate e spiagge affollate fino a pochi giorni fa, il Paese si prepara a una brusca virata.

Freddo russo sull’Italia: autunno d’inverno, con neve e vento

Dalla Russia, anzi dalla Siberia, scende una massa d’aria fredda che i meteorologi chiamano “irruzione continentale”. È un vento che porta con sé l’odore dell’inverno: si insinua attraverso i Balcani, attraversa l’Adriatico e viene spinto verso l’Italia da correnti di Bora e Grecale. Un tempo lo si temeva come “il buran”, oggi gli esperti lo definiscono tecnicamente “freddo russo”. Il risultato, comunque, è lo stesso: in poche ore le temperature scendono anche di dieci gradi, regalando un anticipo di gelo a un Paese che fino a ieri camminava in maglietta.

Maltempo e neve precoce
Il fronte freddo porta con sé nuvole cariche di pioggia e venti tesi. Il peggioramento comincerà dal Nord-Est, dove già tra le Dolomiti e l’Alto Adige i meteorologi prevedono precipitazioni nevose oltre i 1.200-1.400 metri. È un evento che ha un sapore quasi simbolico: la neve che torna sulle cime mentre le foglie, a valle, stanno appena iniziando a ingiallire. Nei giorni successivi il maltempo scivolerà verso il Centro e il Sud: piogge intense sulle regioni tirreniche, mareggiate sull’Adriatico, temporali sparsi sulle coste campane e pugliesi.

Sulle montagne appenniniche, soprattutto tra Abruzzo e Molise, si potrà assistere ai primi fiocchi dell’anno. La linea della neve, che di solito in ottobre si colloca ben più in alto, scenderà più in basso proprio a causa della natura continentale della massa d’aria in arrivo.

Le città riscoprono il freddo
Per milioni di italiani sarà il ritorno improvviso a giacche e sciarpe. A Milano e Torino, le massime non supereranno i 14-15 gradi, con minime che scenderanno anche a 6-7. Roma e Firenze diranno addio alle serate tiepide: di giorno non si andrà oltre i 16-17 gradi, e di notte si scenderà vicino ai 9. Il vento di Grecale, secco e pungente, accentuerà la sensazione di freddo. Nel Mezzogiorno, invece, il problema principale sarà la pioggia battente, con i fiumi da tenere sotto controllo e i venti che soffieranno fino a 60 chilometri orari.

Una transizione senza dolcezza
Il dato che più colpisce non è tanto il freddo in sé, quanto la rapidità con cui l’Italia passa dal tardo caldo estivo all’autunno inoltrato. Solo una settimana fa si registravano ancora 28-30 gradi in molte città di pianura. Ora, in meno di 48 ore, i valori scendono di dieci gradi, riportando il Paese a un clima di fine novembre. È un’oscillazione che mette alla prova l’organismo e segnala un’accelerazione nei contrasti atmosferici.

Un Mediterraneo vulnerabile
Gli esperti sottolineano che non si tratta di un fenomeno straordinario, ma di un episodio che potrebbe diventare più frequente. Il Mediterraneo, scaldatosi in modo anomalo durante l’estate, rimane come un mare tiepido sotto correnti sempre più instabili. Quando le masse d’aria gelida arrivano dall’Est, trovano un mare ancora caldo e innescano forti contrasti: tempeste, nubifragi, improvvisi cali di temperatura. La “nuova normalità” climatica è fatta di estremi e di passaggi stagionali senza gradualità.

Il segnale di un autunno difficile

Questo anticipo d’inverno non è dunque solo un curioso fatto di cronaca meteorologica. È un campanello d’allarme che annuncia un autunno potenzialmente turbolento, fatto di ondate di freddo improvvise e periodi di pioggia violenta. Per l’Italia significa anche sfide sul piano energetico, con l’improvvisa necessità di riscaldamento, e su quello agricolo, con colture autunnali esposte a gelate precoci.

L’estate, insomma, non si è limitata a cedere il passo all’autunno: è stata scacciata da una folata siberiana che anticipa l’inverno. L’immagine delle spiagge ancora affollate di turisti e, pochi giorni dopo, delle montagne già imbiancate racconta più di mille dati scientifici il nuovo ritmo delle stagioni: sempre più veloce, sempre più estremo.

Con l’arrivo del “freddo russo”, l’Italia saluta l’estate con un brivido. Il Paese si sveglia in ottobre con il vento in faccia, le temperature in picchiata e le prime nevicate che, già prima di San Francesco, vestono di bianco le cime. Un autunno che ha scelto di travestirsi da inverno.

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