FOTO: Andrea Cancellato, Presidente di Federculture
L’Italia si conferma tra i Paesi più fertili al mondo per la diffusione di festival culturali. Secondo quanto emerge dal 21° Rapporto Annuale Federculture “Impresa Cultura”, realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo, si stimano almeno 3.000 iniziative disseminate su tutto il territorio nazionale, a dimostrazione di un tessuto culturale vivo e capillare. I festival di approfondimento culturale, in particolare, mostrano una crescita costante e rispondono a un bisogno sentito da oltre vent’anni tra il pubblico italiano: la ricerca di esperienze culturali dal vivo, autentiche e capaci di offrire contenuti solidi in un panorama informativo percepito come sempre più superficiale.
Festival e Capitale della Cultura trainano il turismo e rilanciano l’economia locale
I festival non solo arricchiscono l’offerta culturale, ma rappresentano vere e proprie leve per il turismo e lo sviluppo locale. Le ricadute delle manifestazioni sulle città ospitanti sono evidenti: incremento dei flussi turistici, crescita della visibilità mediatica e potenziamento dell’economia attraverso nuove opportunità lavorative e commerciali. La cultura diventa così volano di rigenerazione urbana e attrattività, rafforzando l’identità dei luoghi e contribuendo a uno sviluppo sostenibile e integrato.
L’effetto Capitale della Cultura
Ancora più marcati gli effetti economici e turistici derivanti dalla nomina di una città a Capitale Italiana della Cultura. Il rapporto Federculture sottolinea come questo titolo generi un impatto immediato, con un incremento medio del 5% degli arrivi turistici già nell’anno della proclamazione. Nell’anno di effettiva celebrazione del titolo, la crescita è ancora più netta: +16% degli arrivi e +12% delle presenze turistiche rispetto all’anno precedente. Un aumento che non si esaurisce con la fine dell’anno di celebrazione, ma si estende nel tempo: il primo anno successivo si registra un incremento medio degli arrivi del 15%, mentre nel secondo anno l’aumento si attesta comunque attorno al 9%.
Una leva strutturale per le politiche culturali
L’“Effetto proclamazione” rappresenta un’opportunità strategica per le città italiane, soprattutto quelle medio-piccole, che possono così beneficiare di un’attenzione nazionale e internazionale difficilmente raggiungibile con altre leve. Il titolo di Capitale della Cultura non è solo simbolico, ma comporta un’accelerazione nella progettazione culturale, una maggiore capacità di attrazione di risorse e una mobilitazione del tessuto associativo, produttivo e creativo del territorio. Federculture invita dunque a considerare questi strumenti non come eventi straordinari, ma come componenti strutturali delle politiche pubbliche per la cultura.
Dati e prospettive di un comparto in evoluzione
Il rapporto evidenzia, infine, come la cultura stia assumendo un ruolo sempre più rilevante nell’economia nazionale, non solo in termini di consumi culturali e occupazione, ma anche come elemento catalizzatore del turismo. La crescita dell’interesse verso festival e città culturali mostra una domanda che va ben oltre il tempo libero, intercettando bisogni di comunità, apprendimento, confronto e coesione sociale. La sfida per il futuro sarà quella di rafforzare questo sistema, garantendo sostenibilità, accessibilità e qualità.