Una indagine condotta da CNA Agroalimentare rileva che, almeno il prossimo Ferragosto”, il caldo record metterà a rischio il predominio della “cucina della nonna” sulle tavole italiane delle feste. L’indagine conferma, inoltre, la divisione anagrafica dell’Italia a tavola. Ancora primeggiano i piatti tradizionali nelle abitazioni dove ai fornelli, in particolare quando ci si riunisce in tanti, sono ultra 60enni. Ma una cucina più leggera, in cui spopolano piatti freddi e crudità in grado di facilitare l’idratazione, si va diffondendo sempre di più nelle case abitate da giovani, nei ristoranti e nelle località di mare.
Ferragosto, CNA: "Il caldo batte la nonna"
In soffitta ormai, tanto più d’estate, il tradizionale susseguirsi delle portate dall’antipasto al dolce: a fare la differenza è il piatto forte, se non unico, intorno a cui ruota il pasto. La gara è fra la tradizionale lasagna, variamente declinata (di carne, di pesce, di verdure) e l’insalata di pasta o di riso in una delle sue molteplici versioni: dalla vegetariana alla classica. Dopo il piatto forte, sulle nostre tavole cresce il ruolo delle crudità (non solo piatti vegetariani ma anche carpacci e tartare) e delle grigliate, anche in questo caso non solo di ortaggi ma anche di pesce e carne.
Il finale, più che a dolci e granite. È affidato sopratuttto a un grande classico, anguria o cocomero che dir si voglia: tre italiani su quattro, senza divisioni di sorta, dall’anagrafe alla geografia, la considerano l’alimento più adatto a combattere il caldo e a concludere degnamente il pranzo di Ferragosto.