Enel, Eni e Sen multate dall'Antitrust per bollette arretrate

- di: Daniele Minuti
 
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato pesantemente Enel Energia, Sen ed Eni Gas e Luce con multe che ammontano rispettivamente a 4 milioni, 3,5 milioni e 5 milioni di euro. La causa? Rigetti non giustificati di istanze di prescrizione biennale presentate da diversi utenti per via di errori nelle fatturazioni dei consumi di gas e luce.

Un po' di ordine: l'accusa mossa ai tre operatori è indirizzata a bollette che sono state fatturate con un ritardo che supera i due anni e secondo la legge, esse dovrebbero cadere in prescrizione nel caso in cui la società elettrica non dimostri che la responsabilità di tale ritardo cade sui consumatori. In questo caso, essi hanno diritto a un rimborso del pagamento già effettuato entro tre mesi.

Stando a quanto rilevato dall'Antitrust, Enel Energia e Sen prelevavano gli importi fatturati agli utenti che usano come metodo di pagamento la carta di credito oppure la domiciliazione bancaria/postale, mentre Eni Gas è stata multata più pesantemente perché nel suo caso c'è un numero molto più ampio di istanze di prescrizione rigettate rispetto alle richieste presentate (a questo si va ad aggiungere la recidiva per quanto riguarda atti relativi alla prescrizione).

Il caso più ricorrente è quello della mancata lettura del contatore, con gli addetti che spesso specificano di non trovare nessuno nelle abitazioni oppure di non poter raggiungere il contatore stesso. Ma nella nota si legge che le società "addebitavano agli utenti la responsabilità della mancata lettura dei contatori a fronte di diversi tentativi di lettura dichiarati dal distributore. Questi tentativi però non solo non erano documentati ma spesso erano smentiti dalle prove date dagli utenti, come l'accessibilità del contatore o la loro presenza in casa al momento del tentativo di lettura". A questo si aggiungerebbe il fatto di aver ignorato le richieste di prescrizione oppure di averne comunicato il rigetto solo in seguito.

Enel ha replicato con una nota: "Abbiamo agito sempre nel rispetto delle normative di riferimento dando al consumatore il diritto di ottenere la prescrizione delle fatture, l'interpretazione e applicazione delle norme rischiano di attribuire alla nuova disciplina sulla prescrizione un'efficacia retroattiva o in contrasto coi principi della costituzione. Ci riserviamo azioni che ci tutelino".
Eni Gas e Luce fa lo stesso con una nota, chiarendo che sta valutando "un possibile ricorso perché ritiene di aver trattato le istanze di prescrizione con correttezza e attenzione".

Esultano invece le associazioni dei consumatori, come l'Unione Nazionale Consumatori attraverso le parole del presidente Massimiliano Dona, riprese dal Sole 24 Ore: "Si chiude una lunga battaglia sulla prescrizione, visto che per queste società ogni scusa era buona per non concederla dando responsabilità all'utente finale. Grazie alla modifica introdotta dalla Legge di Bilancio 2020, si applicherà in maniera migliore ma i consumatori devono ottenere i rimborsi e i distributori devono essere multati".
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