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Mitsubishi scivola in rosso: dazi e valute frenano il rilancio

- di: Matteo Borrelli
 
Mitsubishi scivola in rosso: dazi e valute frenano il rilancio
Mitsubishi scivola in rosso: dazi e valute frenano il rilancio
Il costruttore giapponese archivia il semestre aprile-settembre con un rosso netto e un crollo dell’operativo. Tra i fattori: dazi statunitensi, scosse sui cambi nel Sud-est asiatico e la scelta di tagliare modelli a basso margine. In Thailandia lo stop a un impianto è fissato dal 2027.

Per la prima volta in cinque anni Mitsubishi chiude un primo semestre fiscale in perdita. Tra aprile e settembre l’azienda registra un rosso netto di 9,2 miliardi di yen e un utile operativo in caduta dell’81%, a fronte di ricavi in flessione del 3,5%. Numeri che raccontano un’industria sotto pressione: tariffe all’import negli Stati Uniti, oscillazioni valutarie nei Paesi chiave del Sud-est asiatico, concorrenza agguerrita dei marchi cinesi e una domanda che si sposta di segmento e tecnologia.

I numeri dietro lo scossone

L’azienda indica un impatto diretto dei dazi USA sull’operativo, mentre le fluttuazioni dei cambi hanno eroso il risultato netto. Sul fronte commerciale, la scelta di uscire da nicchie a bassa redditività ha pesato in particolare sul mercato americano, dove la casa ha ridisegnato l’offerta per preservare i margini.

La mossa in Thailandia

Il baricentro produttivo nel Sud-est asiatico resta cruciale, ma Mitsubishi annuncia lo stop a tempo indeterminato del terzo stabilimento in Thailandia, con cessazione delle linee a metà 2027. La decisione punta a riaccorpare capacità, ridurre costi fissi e difendere la profittabilità in un’area dove la competizione dei brand cinesi è salita di giri, soprattutto nei veicoli accessibili e nei pick-up destinati all’export regionale.

Dazi e valute: la combinazione che sposta gli equilibri

I dazi statunitensi sulle auto giapponesi hanno alterato in pochi mesi i conti dei grandi costruttori, cambiando il bilanciamento tra produzione locale, import e pricing. Nel frattempo, le turbolenze valutarie in mercati come Thailandia hanno amplificato gli effetti sui margini, comprimendo la leva sui costi e complicando la pianificazione degli approvvigionamenti.

Le parole dal vertice

“Il futuro del settore è difficile da prevedere e la competizione è diventata più intensa”, ha commentato il presidente e CEO Takao Kato, collegando le ultime mosse della casa all’obiettivo di proteggere la redditività e restare disciplinati negli investimenti.

Strategia: meno volume, più qualità dei ricavi

L’impostazione è chiara: meno modelli a basso margine, maggiore attenzione ai canali che garantiscono prezzi medi stabili, spinta su piattaforme condivise e focus geografico sui mercati dove il brand ha posizionamento competitivo. La razionalizzazione industriale in Thailandia va letta in questa chiave, insieme al riposizionamento in Nord America.

Guidance confermata (con cautela)

Nonostante il passaggio a vuoto, Mitsubishi conferma il target di utile netto per l’intero esercizio che si chiude ad aprile, ma abbassa l’asticella dei ricavi. Tradotto: la difesa dei margini resta prioritaria, anche a costo di fare passi indietro su volumi e presenza in segmenti meno remunerativi.

Il quadro globale dell’auto giapponese

Il colpo dei dazi USA non riguarda solo Mitsubishi: altri grandi gruppi nipponici hanno ritoccato previsioni e conti nell’ultimo trimestre. È la conferma che la ridefinizione delle catene del valore, unita alle politiche commerciali variabili, sta ridisegnando rotte e investimenti. Nel breve, chi saprà spostare capacità produttiva e rimodellare i listini con maggiore rapidità avrà un vantaggio competitivo.

Cosa aspettarsi

Se la volatilità su tariffe e cambi dovesse attenuarsi, il semestre in rosso potrebbe rimanere un incidente di percorso. Ma lo scenario di base resta impegnativo: in Asia emergente la concorrenza preme, negli Stati Uniti le regole del gioco sono cambiate, in Europa la domanda alterna progressi e frenate. La ricetta di Mitsubishi — disciplina sui costi, selettività di gamma, rigore nei prezzi — va nella direzione giusta. La tenuta dipenderà dalla capacità di eseguire velocemente.

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