Investimenti per oltre 40 milioni, produzione triplicata, marca d’eccellenza globale — e un pizzico di Hollywood nel nuovo accordo con Leone Film-Vice Pictures.
Con il taglio del nastro del nuovo stabilimento, Acqua e Terme di Fiuggi apre una fase che punta a trasformare un’icona storica in un marchio di lusso. L’inaugurazione segna l’avvio del Piano Strategico e Industriale 2025-2028, che prevede oltre 40 milioni di euro di investimenti complessivi, con 15 milioni già realizzati in soli otto mesi per il completo rinnovamento dell’impianto.
Numeri e obiettivi
La strategia industriale punta a triplicare i volumi: dagli attuali circa 22 milioni di litri a circa 70 milioni entro il 2028. La traiettoria di crescita prevede il passaggio da 13 milioni di ricavi nel 2024 a circa 38 milioni a fine piano, con un ritmo sostenuto nel quadriennio.
Identità, persone, posizionamento
Per Leonardo Maria Del Vecchio non si tratta solo di impianti e linee: il progetto punta a riposizionare Fiuggi nella fascia alta, valorizzando heritage e qualità. «Scriviamo una pagina importante della storia di Fiuggi», ha dichiarato Del Vecchio durante l’inaugurazione, sottolineando come la rinascita dello stabilimento abbia acceso una nuova motivazione tra le persone che ci lavorano.
Lo stesso Del Vecchio ha ricordato il legame personale con il brand: «Quando mi è stata presentata la proposta mi sono ricordato che era l’acqua che beveva mio padre». E ancora: «Abbiamo tolto un po’ di polvere, ristrutturato questo brand, un marchio storico, la “Cappella Sistina” delle acque italiane».
Canali e mercati
Il piano commerciale rafforza la presenza nei circuiti HoReCa premium e accelera l’internazionalizzazione, con focus su Nord America e Medio Oriente. In parallelo, sono in preparazione partnership strategiche con gruppi internazionali, con primi effetti attesi già dal prossimo anno.
Velocità di esecuzione
Il rinnovamento dello stabilimento in otto mesi segnala una governance rapida e una filiera di progetto efficace. «Le cose stanno andando meglio di quanto previsto a budget», ha spiegato Del Vecchio, rimarcando la singolarità della sorgente: «Questa sorgente ha più di 800 anni e merita tutta la nostra attenzione».
Cinema, nasce la joint venture
Nella stessa giornata è arrivato il via libera del Cda di Leone Film Group alla costituzione di una joint venture con Vice Pictures, controllata da LMDV Capital. L’operazione prevede la creazione di una nuova società — tramite scissione — in cui confluirà la library di film “non current” (opere non più nel primo ciclo distributivo), con Vice Pictures che acquisterà il 49%.
Valutazioni, condizioni, governance
La nuova entità viene valutata 27,7 milioni di euro, con meccanismi di aggiustamento legati al perimetro effettivo di titoli e licenze trasferite. Il prezzo per la quota del 49% sarà corrisposto in parte alla firma e in parte nei tre anni successivi. Il closing è subordinato al trasferimento di almeno il 70% del valore della library e al rilascio dei necessari consensi dei licenzianti e delle controparti finanziarie. La governance prevede un Consiglio di amministrazione a 5 membri: tre designati da Leone Film (inclusi Presidente e Ad) e due da Vice Pictures.
Perché conta
Il binomio industria del benessere e industria dei contenuti disegna un profilo di investimento coerente con il Dna di LMDV Capital: valorizzare asset storici (una sorgente plurisecolare e una library cinematografica) con nuovi modelli di distribuzione e un posizionamento premium. La sfida è duplice: consolidare la promessa di qualità e sostenibilità dell’acqua nel segmento alto e, sul fronte audiovisivo, monetizzare cataloghi “maturi” attraverso finestre digitali e accordi internazionali.
Le sfide sul tavolo
Per Fiuggi: presidiare i mercati esteri, sostenere il valore del brand con comunicazione e distribuzione coerenti, e assicurare che il salto di capacità produttiva mantenga standard elevati. Per la jv: gestire tempi autorizzativi, licenze e waiver, e definire priorità editoriali e commerciali su un catalogo ampio ma non “nuovo”.
Due colpi, una stessa visione
Acqua e cinema possono sembrare mondi distanti, ma nell’approccio di Leonardo Maria Del Vecchio sono due facce della stessa medaglia: riportare in vita patrimoni storici con una veste moderna e renderli competitivi nei mercati globali. Se Fiuggi incarna il legame con la tradizione e il benessere italiano, la jv nel cinema dimostra la volontà di dare nuova linfa a un catalogo di opere “non current”, trasformandole in valore economico e culturale. In entrambi i casi la logica è la stessa: investire per trasformare l’eredità del passato in opportunità di futuro.