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Cucinelli supera il miliardo nei nove mesi, ricavi +10,8%

- di: Vittorio Massi
 
Cucinelli supera il miliardo nei nove mesi, ricavi +10,8%
Lo stilista annuncia risultati record e minimizza le accuse del fondo Morpheus, sottolineando la solidità del marchio e la crescita continua anche nel terzo trimestre.

Brunello Cucinelli (foto) ha aperto il mese di ottobre con un traguardo che segna un capitolo nuovo nella storia della sua maison: i ricavi nei primi nove mesi del 2025 hanno superato per la prima volta la soglia del miliardo di euro. Un risultato che, come spiegato dallo stilista e imprenditore umbro, rappresenta “un segnale di solidità e di grande fiducia nel percorso intrapreso”.

Una crescita costante e ben distribuita

Nei primi tre trimestri dell’anno, il fatturato è aumentato del +10,8% a cambi correnti e del +11,3% a cambi costanti. L’andamento positivo ha mostrato una regolarità impressionante: tre trimestri consecutivi in crescita, ciascuno con incrementi significativi che hanno rafforzato l’immagine di stabilità. Nel solo terzo trimestre il giro d’affari ha raggiunto 335,5 milioni di euro, pari a un +12% a cambi correnti (+12,4% a cambi costanti). Particolarmente brillante la performance del retail, salito del +13,9%, mentre il canale wholesale ha confermato un incremento del +9%.

Per Cucinelli, questi numeri non sono soltanto cifre, ma il frutto di una strategia di lungo periodo fondata sull’equilibrio tra crescita e rispetto dell’esclusività del marchio. “Abbiamo così concluso molto positivamente la stagione estiva e avviato le vendite della collezione Autunno Inverno nel migliore dei modi, con una domanda che continua a privilegiare capi speciali ed esclusivi, caratterizzati da un’elevata qualità artigianale”.

L’artigianato come leva del successo

Il segreto della maison rimane la qualità sartoriale e la capacità di trasformare l’artigianato italiano in un modello di business globale. Ogni collezione è pensata per un pubblico che non cerca soltanto un capo d’abbigliamento, ma un’esperienza di lusso che parla di valori, cultura e cura del dettaglio. L’azienda ha continuato a rafforzare il legame con il territorio umbro, presentando il marchio non solo come un brand di moda, ma come un ambasciatore del made in Italy nel mondo.

La tempesta in Borsa e il caso Morpheus

I risultati sono stati comunicati in un momento delicato per l’azienda, reduce da giornate turbolente sui mercati. Il fondo Morpheus Research aveva infatti diffuso un report molto critico, generando un’ondata di vendite e sospetti sulla sostenibilità dei conti. Cucinelli ha reagito con equilibrio, definendo le operazioni come “attività di short selling”, e ricordando che fanno parte delle dinamiche tipiche di una società quotata. “Se in questa settimana non fossero intervenuti fatti che abbiamo definito attività di short selling nei riguardi della nostra casa di moda, sarebbe stato preferibile, e un poco meno impegnativo tanto per me che per i due ceo e l’investor relator; ma quanto è avvenuto fa parte dell’essere quotati in Borsa e delle sue regole”.

Nonostante le accuse, lo stilista ha sottolineato di aver ricevuto “una quantità innumerevole di testimonianze di apprezzamento”, segno che il mercato riconosce la credibilità e la forza del marchio. Gli osservatori hanno evidenziato come i fondamentali restino solidi e che la domanda internazionale per il lusso di qualità sia tutt’altro che in crisi.

Resilienza e prospettive globali

L’episodio ha messo in luce la resilienza dell’azienda, che nonostante la volatilità finanziaria continua a registrare ordini in aumento in tutti i mercati chiave. L’Europa rimane il motore principale, ma è in Nord America e in Asia che si registrano i segnali più incoraggianti, con una clientela sempre più attenta al concetto di “lusso gentile” promosso da Cucinelli. Un approccio che lega sostenibilità, qualità e responsabilità sociale, in netta contrapposizione con la logica del consumo veloce.

Il brand di Solomeo è ormai riconosciuto come uno dei simboli del lusso globale che ha saputo mantenere un’identità forte, pur espandendosi in oltre 70 Paesi. La sfida dei prossimi mesi sarà consolidare la crescita e affrontare un contesto economico internazionale segnato da incertezze geopolitiche e da un rallentamento dei consumi in alcuni mercati emergenti. Tuttavia, i risultati comunicati dimostrano che la maison umbra non solo resiste, ma riesce ad accelerare.

Un messaggio al mercato

Con oltre un miliardo di ricavi in nove mesi, Brunello Cucinelli manda un messaggio chiaro agli investitori: il percorso di crescita è solido, radicato in un modello imprenditoriale che unisce valori umanistici e successo economico. La nota sui conti e le dichiarazioni dello stilista mostrano un equilibrio raro tra la necessità di competere sui mercati globali e la volontà di rimanere fedeli alla tradizione artigiana. Un binomio che sembra essere la chiave del successo in un’epoca in cui il lusso cerca nuove strade per distinguersi.

Il mercato attende ora la chiusura dell’anno, con la prospettiva che il 2025 possa segnare un nuovo record di fatturato. E se i risultati saranno confermati, la “tempesta Morpheus” resterà soltanto un episodio passeggero in una storia di crescita che sembra ancora tutta da scrivere.

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