• Intesa Nov 24 8501

Orsini: "Utilizziamo i fondi del PNRR per sostenere le imprese colpite dai dazi"

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Orsini: 'Utilizziamo i fondi del PNRR per sostenere le imprese colpite dai dazi'
Nel pieno della stretta americana sulle esportazioni europee, Confindustria alza la voce e chiede una risposta decisa. Il presidente Emanuele Orsini, in un'intervista al Corriere della Sera, lancia un appello al governo: serve un intervento urgente, anche straordinario, per proteggere il sistema produttivo italiano dagli effetti della guerra commerciale. La proposta è precisa: utilizzare le risorse residue del PNRR e dei fondi di coesione per sostenere le imprese danneggiate dai dazi, replicando – o almeno avvicinandosi – all'esempio della Spagna, che ha già messo in campo 14 miliardi di aiuti.

Orsini: "Utilizziamo i fondi del PNRR per sostenere le imprese colpite dai dazi"

La preoccupazione, spiega Orsini, è concreta. Se i dazi si irrigidiscono e la risposta europea resta debole, molte aziende potrebbero valutare il trasferimento della produzione negli Stati Uniti. “C’è un rischio reale – afferma – che la delocalizzazione torni ad essere una tentazione per sfuggire a barriere doganali punitive. E già oggi le nostre imprese devono affrontare ostacoli interni non da poco: burocrazia, incertezza normativa, costo dell’energia”. Da qui la richiesta di protezione, ma anche di visione.

La frenata della crescita nei numeri di Confindustria

L’industria comincia a sentire il peso dell’instabilità e lo scenario economico, pur non drammatico, rallenta. Gli uffici studi di Confindustria hanno rivisto le previsioni: la crescita stimata per il 2025 scende dallo 0,8 allo 0,6 per cento. Orsini esclude al momento il rischio di recessione ma avverte: “Non possiamo stare fermi. La nostra manifattura ha bisogno di nuove certezze per continuare a investire. Il rischio è che si freni proprio ora che stava ripartendo”.

Un piano industriale straordinario: la ricetta di via dell’Astronomia

Ma la partita non si gioca solo sul breve termine. Il numero uno di Confindustria chiede un vero e proprio piano industriale, straordinario ma concreto, da costruire in due anni. L’obiettivo è duplice: consolidare le eccellenze e salvare le realtà in crisi. “Abbiamo bisogno di strumenti per rafforzare i settori che già funzionano, ma anche di accompagnare la trasformazione di quelli in difficoltà. E dobbiamo puntare a nuovi mercati: India, Africa, America Latina”. In questo schema, il PNRR può ancora rappresentare una leva, se usato in modo flessibile.

Le spine dell’Europa: auto elettrica e certificati verdi

Tra i nodi più citati da Orsini, anche quello delle scelte europee, a suo avviso troppo ondivaghe. “Le regole sull’auto elettrica sono cambiate troppe volte, l’incertezza su come gestire la transizione ha creato sconcerto tra gli imprenditori. Lo stesso vale per i certificati verdi: servono norme chiare e stabili”. Il messaggio è indirizzato non solo a Bruxelles, ma anche a Roma, perché sia protagonista nel ridefinire le strategie continentali in campo industriale.

“Ora tocca a noi fare come la Spagna”

L’esempio iberico resta il riferimento per Orsini. Madrid ha deciso di intervenire direttamente a sostegno delle aziende colpite dai dazi americani, stanziando fondi con decisione. “Noi non possiamo eguagliare quelle cifre per il nostro debito – ammette – ma dobbiamo comunque fare qualcosa. Altrimenti sarà troppo tardi”. Il messaggio a Palazzo Chigi è chiaro: l’industria italiana ha bisogno di risposte rapide, risorse dedicate e una cornice stabile per non perdere terreno nella sfida globale.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 108 record
Pagina
1
11/04/2025
Trump: Stiamo andando bene con la Borsa, ma i mercati restano instabili
Il presidente Donald Trump ha voluto rassicurare gli investitori e l’opinione pubblica
11/04/2025
Bankitalia taglia le stime di crescita: nel 2025 PIL a +0,6%
La Banca d’Italia corregge al ribasso le previsioni sul PIL e segnala che i salari reali d...
11/04/2025
FMI approva prestito da 20 miliardi all’Argentina. Sostegno Usa alle riforme di Milei
L’Argentina ha ottenuto il via libera al prestito da 20 miliardi di dollari da parte del F...
11/04/2025
UPB: PIL primo trimestre +0,25%. Crescita moderata ma superiore alle attese
Nel primo trimestre del 2025 l’economia italiana ha registrato una crescita moderata
11/04/2025
A Piazza Affari domina la volatilità, Stellantis affonda. Pesano i timori sui dazi
La Borsa di Milano prosegue la seduta dell’11 aprile in territorio negativo, con l’indice ...
Trovati 108 record
Pagina
1
  • Intesa Nov 24 720