Ma il presidente di Confindustria ce l'ha uno ''straccio'' di laurea? Intanto Wikipedia la cancella

- di: Redazione
 
In America, come dicevano gli italiani che, alla fine dell'800 guardavano all'altro lato dell'Oceano, come alla terra delle opportunità e della ricchezza, le strade sono fatte d'oro.
Lo ricorda un bellissimo romanzo di qualche anno fa scritto (e ora riproposto) da Ed Mcbain che, dietro questo nome, ne celava uno italiano, come lo erano i suoi nonni. Ma le strade d'oro americane restano tali se rispetti le regole e, soprattutto, se non ti fai beccare.
Quindi, e non è un esempio gettato lì per caso, se dici che hai una laurea (o se lo fa qualcun altro e tu non lo correggi) e in realtà non ce l'hai, ecco questi sono guai, per restare in una definizione non volgare.
Tutto ti si perdona, in America, ma non le bugie che riguardano la propria persona, con qualche eccezione (Bill Clinton, con le sue spiegazioni metafisiche sulla relazione con la stagista Monica Lewinsky, ne è la conferma).

Ma il presidente di Confindustria ce l'ha uno ''straccio'' di laurea? Intanto Wikipedia la cancella

Però bisogna ammetterlo: ci sono bugie e bugie, alcune dette in maniera chiara e tonda, altre, come si potrebbe dire?, diventano tali perché non le smentisci e, per questo, diventando virali si auto-confermano.
Quindi, se qualcuno (su Wikipedia) ti appiccica una laurea, ad esempio in Economia e Commercio, e tu sei il presidente di Confindustria, il buonsenso, per non parlare dell' onestà intellettuale, dovrebbe importi di dire: c'è uno sbaglio, io quella laurea non ce l'ho, ma non per questo non so fare il mio lavoro.

Ecco questo atto di pulizia - pur nella consapevolezza che Wikipedia non è il vangelo, tanto che solo ora ha corretto la biografia - è mancato da parte di Carlo Bonomi, che sarà pure chiamato dottore in assemblee e convegni, oltre che da posteggiatore che lo aiuta a parcheggiare, ma il ''pezzo di carta'' che i genitori chiedono ai figli (perché ''non si sa mai, nella vita'') lui non ce l'ha. Almeno ad oggi.
Che lui la laurea non ce l'abbia è emerso dai verbali di alcune assemblee (della Fiera di Milano s.p.a.), ma non è servito o valso a rimettere nell'ambito della verità le notizie sul suo percorso accademico.
Ma perché tutto è scoppiato ora, visto che questa cosa va avanti da anni senza che nessuno avesse da dire null'altro che (ovviamente in conventicole in Confindustria non a lui particolarmente favorevoli) qualche commento tagliente sul ''dottore'' che siede in viale dell'Astronomia?

Perché, ha sussurrato qualcuno all'orecchio del Fatto, nell'avvicinarsi della fine del mandato, Bonomi avrebbe pensato di occupare le sue giornate, destinate a tornare vuote in agenda, andando a sedersi alla presidenza della Luiss. Giusta ambizione, comprensibile aspirazione.
Ma forse non gradita a qualcuno che, aspettando come fa il gatto col topolino che prima o poi deve uscire dalla sua tana, ha subito colto l'occasione. Cogliendo i classici due piccioni con una fava perché ha sbarrato la strada di Bonomi alla presidenza della Luiss (carica che per statuto prevede una laurea) e, contemporaneamente, rendendo più imbarazzanti i mesi che separano il presidente dall'uscita ufficiale dal vertice di Confindustria.

Ma, stia tranquillo, presidente Bonomi: l'Italia non è gli Stati Uniti, non è New York dove l'amministratore delegato di una società assunta dalla città per garantire l'accoglienza ai migranti si è dimesso improvvisamente.
Anthony Capone (ahi, ci si mette pure l'omonimia, non solo con Al Capone, ma anche con Totò e Peppino, quelli della ''malafemmina''), ad di DocGo, un vero gigante dell'assistenza, ha rassegnato le sue dimissioni, essenzialmente per due motivi. Il primo sono le perplessità sull'iter di attribuzione alla società di un contratto (da centinaia di milioni di dollari) per l'accoglienza dei migranti; il secondo perché Anthony Capone nel suo curriculum ha inserito una laurea alla Clarkson University in intelligenza artificiale.

Nessun problema fino a quando il quotidiano Albany Times Union, poche ore prima delle sue dimissioni, non l'avesse svergognato dicendo che la Clarkson University non solo ha smentito la laurea, quanto ha affermato che Capone non aveva mai frequentato l'università.
Cosa che Capone ha ammesso, dicendo al giornale di non aver mai conseguito una laurea in nessun istituto di istruzione: "Mi assumo la piena responsabilità e sto apportando correzioni immediate a tutte le biografie ufficiali, ai profili e a qualsiasi altro materiale in cui appaiono queste informazioni errate".
Ecco, forse se il presidente Bonomi avesse fatto una dichiarazione del genere, promettendo di ripulire le sue biografie da inesattezze, esagerazione e altro, la vicenda si sarebbe potuta chiudere lì. Ma da viale dell'Astronomia, ad oggi, il silenzio è assordante, mentre qualcuno ha provveduto a ripulire di imperfezioni ''stilistiche'' la biografia su Wikipedia.
Per cose dello stesso genere - come illumina la faccenda di Anthony Capone - in America la gente, oltre alla faccia, perde anche il lavoro.
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