Patria di sapori autentici e tradizioni culinarie inconfondibili, l’Italia continua a consolidare la sua leadership globale nel settore agroalimentare grazie a un’azione sinergica che coniuga tradizione, innovazione e formazione. Con esportazioni di prodotti agroalimentari vicine al record storico di 70 miliardi di euro nel 2024 – in crescita dell’8% nei primi nove mesi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – il cibo italiano si conferma un ambasciatore culturale e commerciale di successo in ogni angolo del pianeta. In questo contesto, Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, hanno lanciato la seconda edizione dell’Accademia della cultura enogastronomica italiana, un progetto unico che punta a valorizzare e diffondere il patrimonio culinario italiano in tutto il mondo. L’annuncio è stato dato durante un evento alla Farnesina, a Roma, alla presenza di Ettore Prandini, presidente di Coldiretti (nella foto), e di Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, in occasione della Settimana della cucina italiana nel mondo.
Made in Italy, al via la seconda edizione dell’Accademia della cultura enogastronomica italiana
L’Accademia della cultura enogastronomica italiana non è una semplice scuola di cucina, ma un progetto di sensibilizzazione e formazione che mira a far conoscere l’infrastruttura culturale e storica della cucina italiana, oltre a promuovere il modello della Dieta mediterranea come stile di vita universale. L’obiettivo ultimo? Sostenere il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco. Accessibile tramite una piattaforma digitale asincrona, l’Accademia offre contenuti in inglese e, per la prima edizione, traduzioni in italiano, spagnolo, tedesco e giapponese. I materiali, completamente gratuiti, sono pensati per un pubblico ampio: dai giovani aspiranti chef agli studenti universitari delle facoltà di scienze gastronomiche, alimentari e agroalimentari, fino a professionisti del settore come cuochi, pizzaioli, ristoratori, giornalisti e influencer del cibo. Un altro target chiave sono le reti estere di rappresentanza del settore agroalimentare italiano, con il supporto delle Ambasciate, per rafforzare la promozione del Made in Italy nei mercati internazionali.
L’Accademia si struttura in otto moduli, che affrontano temi cruciali per la comprensione e la valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano. Innovazione e sostenibilità: come il settore agroalimentare italiano risponde alle sfide globali. Geografia e storia della cucina italiana: un viaggio nelle tradizioni regionali. Ospitalità rurale: il connubio tra turismo e autenticità. Salute e benessere alimentare: il legame tra cibo e salute. La Dieta mediterranea: modello alimentare universale. Storytelling dell’italianità: comunicare l’eccellenza del Made in Italy. Al termine del percorso, i partecipanti ricevono un attestato di “Custode della cultura enogastronomica italiana”, che rappresenta un riconoscimento simbolico e pratico del loro impegno nella promozione della tradizione italiana.
La realizzazione dell’Accademia ha coinvolto esperti e professionisti di alto profilo nei campi accademico, culturale, economico e medico-scientifico. Tra i partner spiccano la World Farmers Markets Coalition e la Fondazione Evoschool, promossa da Coldiretti e dal Consiglio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati, con il supporto di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano. Un altro contributo importante arriva dalla piattaforma “I love Italian Food”, un’associazione no profit che conta oltre 25.000 contatti tra chef, pizzaioli, ristoratori, distributori, giornalisti e influencer, consolidando un network internazionale per la promozione della cucina italiana.