Cina: l'economia rallenta, ma non si dice, per non turbare il trionfo di Xi Jinping

- di: Redazione
 
L'economia cinese va molto meno bene di quello che si sperava, ma soprattutto al di sotto dei livelli di crescita fissati dal Partito Comunista. Ma, ufficialmente, non lo si sa, perché la pubblicazione dei dati sull'andamento dell'economia, elaborati dall'Ufficio nazionale di Statistica, che era prevista per ieri, è stata posticipata senza una spiegazione ufficiale. Per molti analisti, questo rinvio è stato deciso per non turbare il clima da trionfo annunciato che circonda i lavori del ventesimo Congresso del Pcc, che si concluderà con la conferma del presidente Xi Jinping per il terzo mandato.

Rallenta l'economia in Cina

L'economia cinese è ancora alle prese con le difficoltà che la politica di ''zero tolleranza'' nei confronti del Covid-19 provoca ancora, rallentando la piena ripresa della macchina produttiva. Sulle perplessità sulla mancata pubblicazione è intervenuto uno dei massimi esponenti del Partito, Zhao Chenxin, ascoltato componente della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma, secondo il quale "l'economia è rimbalzata in modo significativo nel terzo trimestre. Da una prospettiva globale, la performance economica della Cina è ancora eccezionale".

Ottimismo sparso a piene mani, che però non viene condiviso da molti analisti che si aspettano che la seconda economia più grande del mondo fatichi a raggiungere il suo obiettivo di crescita fissato per quest'anno, circa il 5,5%. Una previsione che, in termini di tendenza, viene condivisa anche dal Fondo Monetario Internazionale, che ha abbassato le sue previsioni di espansione del PIL al 3,2%.

In ogni caso, quale che sarà alla fine il livello di crescita raggiunto si dimostrerà molto inferiore all'8,1% dello scorso anno. Sarebbe il tasso di crescita più debole della Cina in quattro decenni, escluso il 2020, quando l'economia globale è stata colpita dall'emergenza del coronavirus.

Il ritardo nella pubblicazione del Pil del terzo trimestre non è il primo. La scorsa settimana, le autorità doganali cinesi hanno posticipato la pubblicazione dei dati commerciali di settembre, anche in questo caso senza fornire alcuna spiegazione.

Oltre alla rigidità delle misure anti-Covid 19 (che prevede anche la chiusura di aziende e fabbriche al primo manifestarsi di un contagio), la Cina si sta confrontando con una crisi senza precedenti nel suo settore immobiliare, storicamente un importante motore di crescita che rappresenta oltre un quarto del PIL se combinato con l'edilizia. Le vendite di immobili ora stanno diminuendo in tutto il paese, lasciando molti sviluppatori in difficoltà e alcuni proprietari che si rifiutano di pagare i mutui per le case incompiute.
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