La Cina decide di allentare le rigide misure della strategia "zero-Covid"

- di: Redazione
 
La Cina sembra avere imboccato la strada di una politica meno rigida per contrastare i contagi di Covid-19, annunciando che la maggior parte delle persone contagiate potranno fare il periodo di quarantena a casa e non più nelle strutture create appositamente per isolarle. I contagiati che hanno sintomi lievi o sono totalmente asintomatici potranno quindi rimanere a casa e segnalare alle autorità sanitarie l'evoluzione della malattia.

La Cina decide di allentare le rigide misure della strategia "zero-Covid"

Sono stati anche eliminati i requisiti richiesti per accedere alla maggior parte dei luoghi pubblici, ad eccezione di ospedali e scuole. L'annuncio della modifica al protocollo anti-Covid giunge dopo una settimane di proteste, anche violente, in molte zone del Paese. Sono state in tutta la nazione.

È il segnale più forte che la Cina si stia allontanando dalla sua rigida politica zero-Covid e stia cercando di "convivere con il virus", come avviene in altre parti del mondo. Anche se sta assistendo alla sua più grande ondata di infezioni: oltre 30.000 al giorno.

Fino ad ora, la Cina aveva costretto le persone infette da Covid e chiunque fosse entrato in contatto con loro ad andare nei campi di quarantena. Questa politica era stata profondamente impopolare perché separava le famiglie e allontanava le persone dalle loro case.

Oggi è arrivato l'annuncio, da parte della Commissione Sanitaria Nazionale, delle nuove regole. In particolare, i blocchi dovrebbero essere applicati ad aree identificate in modo più preciso (non quindi in modo generalizzato, come accaduto fino a ora), ad esempio determinati edifici, unità e piani rispetto a interi quartieri o blocchi in tutta la città

Se per cinque giorni non verranno rilevati nuovi contagi, le aree ad alto rischio identificate dovrebbero uscire dal blocco. Le autorità hanno anche sottolineato la necessità di accelerare la vaccinazione degli anziani.
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