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Cammini DìVini, il Lazio riscopre il turismo lento tra arte, spiritualità, enogastronomia

- di: Samantha De Martin
 
Cammini DìVini, il Lazio riscopre il turismo lento tra arte, spiritualità, enogastronomia

FOTO: Abbazia di Subiaco

Camminare con lentezza, assaporando un percorso esperienziale in cui enogastronomia, natura e spiritualità si intrecciano e lo sguardo si perde nell’atmosfera mistica dei più grandi complessi monastici d’Italia.

Siamo nel Lazio, regione protagonista di Cammini DìVini, Il progetto in tre tappe lanciato dall’Assessorato al Turismo della Regione Lazio che invita a riscoprire il territorio regionale tutto l’anno, esaltando il legame millenario tra fede, paesaggio e tradizione enogastronomica attraverso un programma di visite, degustazioni, laboratori e percorsi di trekking.

I complessi monastici delle province di Frosinone, Latina e Roma accoglieranno i visitatori in occasione di tre eventi speciali dedicati a famiglie, pellegrini e viaggiatori gourmet alla ricerca di esperienze autentiche.

Se la prima tappa, svoltasi lo scorso 15 novembre, ha visto protagonista l'Abbazia di Montecassino (Cassino, in provincia di Frosinone), il più antico monastero d'Italia, meta di pellegrinaggio internazionale, sabato 22 novembre sarà la volta dell'Abbazia di Valvisciolo (Sermoneta, Latina), conosciuta per la sua architettura cistercense e i simboli sacri incisi nella pietra. Il ciclo si chiuderà il 6 dicembre all'Abbazia di Subiaco (Roma), uno dei più importanti complessi benedettini d'Europa.

Cuore di ciascun evento sarà rappresentato dai banchi d'assaggio, dove il pubblico potrà degustare prodotti locali e una selezione di vini provenienti da abbazie vitivinicole italiane e produttori laici legati a luoghi monastici e vini del territorio.

Ulteriori spunti di scoperta e approfondimento saranno offerti nel corso di visite guidate tra le abbazie e i vigneti storici circostanti, oltre che dai laboratori del gusto e dell'artigianato pensati anche per famiglie, e i percorsi di trekking alla scoperta di natura e storia nei dintorni dei complessi monastici.

«L'obiettivo - spiega l’Assessore al Turismo della Regione Lazio Elena Palazzo, promotrice dell’iniziativa - in linea con quanto previsto dal Piano Triennale del Turismo della Regione Lazio, è valorizzare mete ricche di fascino e fuori dai circuiti più gettonati - rendendole protagoniste di una nuova forma di turismo lento e rigenerativo, sempre più apprezzato da viaggiatori consapevoli, destagionalizzando e delocalizzando i flussi turistici. Con Cammini DiVini si propone un percorso esperienziale in cui enogastronomia, natura e spiritualità si intrecciano in modo armonico per rendere il Lazio un luogo da vivere, non solo da visitare».

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