Mercati asiatici in forte calo dopo l’annuncio dei dazi statunitensi
- di: Matteo Borrelli

Le principali Borse asiatiche hanno registrato pesanti perdite il 3 aprile 2025, a seguito dell’annuncio del presidente statunitense Donald Trump di nuovi dazi sulle importazioni. Queste misure, che prevedono tariffe fino al 46% su alcuni paesi, hanno scatenato timori di una guerra commerciale globale.
Andamento delle Borse asiatiche
• Tokyo: L’indice Nikkei 225 ha subito un calo del 3,33%, chiudendo a 34.537 punti. Questo rappresenta il livello più basso degli ultimi otto mesi. Le aziende esportatrici, come Toyota e Sony, hanno registrato perdite significative.
• Shanghai: La Borsa di Shanghai ha chiuso in ribasso dell’1,8%, influenzata dai timori di un rallentamento economico dovuto ai nuovi dazi statunitensi.
• Hong Kong: L’indice Hang Seng ha perso il 1,6%, con le aziende tecnologiche particolarmente colpite.
• Seoul: Il KOSPI ha registrato una flessione dell’1,5%, riflettendo le preoccupazioni per l’impatto dei dazi sulle esportazioni sudcoreane.
• Mumbai: L’indice SENSEX ha aperto in calo di oltre 500 punti, attestandosi intorno ai 76.370 punti, a seguito dell’annuncio di dazi del 26% sulle esportazioni indiane verso gli Stati Uniti.
• Bangkok: L’indice SET ha perso l’1%, dopo l’imposizione di un dazio del 36% sulle esportazioni thailandesi verso gli Stati Uniti.
• Kuala Lumpur: Il FTSE Bursa Malaysia KLCI ha chiuso in ribasso dello 0,29%, influenzato dalle preoccupazioni per le nuove tariffe statunitensi.
• Manila: L’indice PSEi ha subito una perdita del 2,81% dall’inizio dell’anno, riflettendo le tensioni commerciali in corso.
• Hanoi: Il VN-Index del Vietnam ha registrato una delle sue peggiori performance, scendendo del 6,24% a 1.235,55 punti, con oltre 500 titoli in calo durante la sessione mattutina.
Valute asiatiche
Le valute asiatiche hanno mostrato segnali misti in risposta ai nuovi dazi:
• Yen giapponese: Considerato un bene rifugio, ha visto un apprezzamento, scambiando a 147,69 per dollaro.
• Yuan cinese: Ha toccato un minimo mensile di 7,3482 contro il dollaro, per poi recuperare leggermente a 7,32.
• Rupia indiana: Ha mostrato una lieve variazione, scambiando a 85,498 per dollaro.
• Baht thailandese: Si è indebolito dello 0,8% contro il dollaro, riflettendo le preoccupazioni per l’impatto dei dazi sull’economia locale.
Materie prime
• Oro: Il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo record, superando i 3.100 dollari l’oncia, poiché gli investitori cercano beni rifugio in risposta alle tensioni commerciali.
• Petrolio: I prezzi del petrolio sono scesi di quasi il 3%, con il Brent che ha raggiunto i 72 dollari al barile, a causa delle preoccupazioni che i nuovi dazi possano frenare la crescita economica globale e, di conseguenza, la domanda di energia.
Dichiarazioni ufficiali
Il governo vietnamita ha convocato una riunione d’urgenza in risposta ai nuovi dazi statunitensi. Un portavoce ha dichiarato: “Stiamo valutando tutte le opzioni per proteggere i nostri interessi economici e commerciali.”
In Thailandia, il primo ministro ha espresso preoccupazione per l’impatto dei dazi del 36% sulle esportazioni del paese, affermando che potrebbero causare perdite economiche fino a 8 miliardi di dollari.
Un impatto immediato e significativo
L’annuncio dei nuovi dazi da parte degli Stati Uniti ha avuto un impatto immediato e significativo sui mercati asiatici, sia in termini di azioni che di valute. Gli investitori rimangono cauti, monitorando attentamente le risposte dei governi asiatici e le possibili contromisure che potrebbero essere adottate per mitigare gli effetti di queste tariffe.