Bcc Iccrea, 765 milioni in finanziamenti green

- di: Barbara Leone
 
Meno emissioni, prestiti a impatto ambientale e prodotti del risparmio gestito Esg, sostegno alle Pmi del territorio. E’ questo ciò che emerge dalla Dichiarazione consolidata non finanziaria 2022 di Bcc Iccrea approvata nei giorni scorsi dal Cda del Gruppo. Dal documento si evince che oltre l'85% degli impieghi lordi della società, che si attestano nel 2022 a oltre 95 miliardi di euro, è a favore di famiglie e piccole e medie imprese.

Bcc Iccrea, 765 milioni in finanziamenti green

“Rafforziamo la vicinanza al territorio con l’obiettivo di offrire prodotti, consulenza e servizi sempre più attuali ai nostri soci e clienti, in un’economia reale che sta rapidamente cambiando le sue abitudini, i meccanismi dell’impresa e le esigenze di risparmio - ha commentato il presidente Giuseppe Maino -. In relazione alla trasformazione sostenibile in atto abbiamo una responsabilità in più, ossia accompagnare le aziende clienti nell'assunzione di consapevolezza e fornire loro strumenti di supporto - ha sottolineato Maino -. Tra questi ci sono i finanziamenti atti ad accelerare la transizione, la consulenza funzionale per agevolare l'accesso alle risorse pubbliche messe a disposizione dell'Unione Europea, come il Pnrr, e le polizze assicurative volte a mitigare i rischi connessi ai cambiamenti climatici”.

I finanziamenti a impatto sociale, si attestano a oltre 8,4 miliardi di euro, quelli a impatto ambientale, pari a 765 milioni di euro. Sul fronte del risparmio gestito sono stati gestiti e collocati circa 2 miliardi di euro in prodotti Esg portando l'asset under management in investimenti sostenibili a oltre 7,9 miliardi di euro, con un incremento pari a oltre 3,5 miliardi di euro rispetto allo scorso anno. La componente Esg dell'Asset Under Management si attesta dunque al 37% del totale. In corso d'anno è inoltre proseguito il percorso di contenimento e riduzione delle emissioni di gas serra con risultati positivi sia con riferimento alle emissioni dirette derivanti dalle attività del Gruppo (Scope 1 -6,49%) che a quelle indirette derivanti dai consumi di energia elettrica acquistata da terzi (Scope 2: -56.09%). Per quanto attiene infine alla governance, nel corso del 2022 si è registrato un incremento della percentuale di donne che compongono il board e i comitati endoconsiliari della capogruppo, che si attesta rispettivamente al 40% e al 41% del totale dei membri. Il gruppo inoltre ha visto un miglioramento del rating di sostenibilità di Moody’s Analytics che è stato alzato ad A1, il massimo livello della scala di valutazione, evidenziando l’attenzione all’integrazione dei fattori Esg nella strategia, nelle operazioni e nei processi di gestione del rischio del Gruppo.
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