Battisti: "Gruppo FS Italiane è il primo grande investitore del Paese"

- di: Daniele Minuti
 
"Nel 2020 sono state realizzate 21 miliardi di gare, indipendentemente dall'introduzione del Recovery Plan e gare che arrivano a 4 miliardi per la tecnologia: questo rende il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane il più grande investitore del nostro paese".

Sono queste le parole di Gianfranco Battisti, amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, arrivate durante il suo intervento al webinar intitolato "Il Piano - L'economia della prossima generazione", messo in piedi dal Gruppo Caltagirone Editore e che rientra nel progetto "Obbligati a Crescere".

L'ad di Ferrovie dello Stato ha spiegato quali sono le mosse che l'Italia dovrà necessariamente compiere da qui in avanti: "Il Paese ora ha bisogno di investire in infrastrutture velocizzando le gare, più nello specifico i tanti cantieri che saranno aperti nel Meridione da qui fino alla fine del 2021 che porteranno a una ricaduta importante di circa 130.000 nuovi posti di lavoro, occasione straordinaria per essere una leva di crescita per il Prodotto Interno Lordo".

Con le sue parole riprese da FS News, Battisti si è riferito ai cantieri che durante il periodo di pandemia hanno continuato il loro progresso, come ad esempio il Terzo Valico: "Quest'opera permetterà al Paese di entrare in Europa con l'obiettivo di ottimizzare i collegamenti verso il nord, ma soprattutto consentirà a grandi città come Milano, Torino e Genova di essere collegate in meno di un'ora, andando a formare una sorta di triplo polo urbano che possa essere in grado di competere con le grandi capitali europee: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha messo sul piatto 25 miliardi di euro per infrastrutture ferroviare, una somma che FS attendeva per finire i corridoi europei che hanno come traguardo ultimo la trasformazione dell'assetto logistico italiano".

Chiusura dell'intervento dedicata da Battisti al futuro del Gruppo: "Un sistema di diffusa accessibilità sarà importante per redistribuire i flussi turistici, da qui il concetto dell'Alta Velocità non più focalizzata però sull'asse Torino-Napol-Salerno ma redistribuito su altre aree che abbiano un buon potenziale di domanda: è in atto un processo di deurbanizzazione verso centri più piccoli dove però la qualità di vita è migliore, complice l'esplosione del telelavoro. Per questo Ferrovie dello Stato Italiane vuole rivedere l'offerta dell'Alta velocità includendo altri siti come Frosinone, Orte, Battipaglia e Lecce".

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