Appuntamenti Settimanali con l'arte - 8 Ottobre 2021

- di: Samantha De Martin
 
Dalle eccentriche presenze di Jeff Koons che invade Palazzo Strozzi con delfini, conigli e superfici riflettenti, allo sguardo malizioso della Fornarina che ammicca al visitatore di Palazzo Barberini dalla sua nuova postazione, l’agenda di questo weekend abbraccia davvero tutte le sfumature dell’arte. C’è la pittura di un giovane Boccioni, protagonista a Milano, e c’è la fotografia di Alex Trusty che affonda l’obiettivo tra i sublimi scorci di Napoli. Da Milano al Vesuvio ecco il nostro viaggio in cinque tappe tra le mostre da non perdere.

A Palazzo Barberini le nuove sale dedicate al Cinquecento

A partire da questo weekend romani e visitatori avranno un motivo in più per fare tappa a Palazzo Barberini dove, nell’Ala Nord del piano nobile, le sale del Cinquecento, completamente rinnovate, riaprono i battenti sotto una nuova luce. L’intervento, che ha interessato le sale dalla 12 alla 18, restituisce un percorso organico e facilmente leggibile che mette in risalto la storia del palazzo e delle sue collezioni. Tra i 42 capolavori esposti in questi spazi, il pubblico incrocia ospiti d’eccezione. Nella sala 16, dedicata al genere del ritratto, la sublime Fornarina di Raffaello, dalla sua nuova postazione, affianca la Maria Maddalena di Piero di Cosimo e il celebre Enrico VIII attribuito a Hans Holbein. Oltre ad apprezzare le strutture architettoniche, visibilmente rinnovate, l’impianto di illuminazione, i nuovi pannelli esplicativi e le didascalie più approfondite e ragionate, fermatevi davanti alla straordinaria (quanto malinconica) Sacra Famiglia di Andrea del Sarto. Soffermatevi sul dettaglio del piede della Vergine, appoggiato sulla paglia, a sottolineare l’umiltà del soggetto, prima di puntare verso la Sala Sacchi dove i protagonisti della famiglia Barberini - con i ritratti di Urbano VIII e nipoti realizzati da Gian Lorenzo Bernini, Giuliano Finelli, Lorenzo Ottoni - vi osservano con cipiglio. Un consiglio. La grande pala di Giorgio Vasari e bottega con l'Allegoria dell'Immacolata concezione sarà eccezionalmente presentata al pubblico durante le prime due settimane della mostra, prima di essere sottoposta a delicati interventi di restauro. Un motivo in più per visitare questo weekend il palazzo barocco. Foto: Palazzo Barberini, Sala 18 | Foto: © Alberto Novelli | Courtesy Galleri Nazionale d’Arte Antica 
 
Il giovane Boccioni in mostra a Milano



Nonostante la morte precoce, a soli 33 anni, in seguito a un’accidentale caduta da cavallo, la carriera di Boccioni fu straordinariamente prolifica, degna di un maestro di lungo corso. La Galleria Bottegantica di Milano, dall’8 ottobre al 4 dicembre, dedica un percorso ai lavori della fase giovanile, realizzati tra il 1901 e il 1909. Gli studi condotti tra Roma, Padova, Venezia e Milano, il determinante soggiorno parigino, il viaggio in Russia rafforzano la vocazione artistica del maestro, fortemente imbevuta delle correnti figurative europee, ma anche della tradizione classica e rinascimentale.  La mostra stuzzica con la sua selezione di disegni, alcuni d’impronta scolastica, risalenti al periodo in cui Boccioni fu allievo di Giacomo Balla. Incuriosiscono le tempere commerciali che il pittore calabrese dipinse in questi anni per motivi economici, o ancora le incisioni del periodo veneziano. Sul versante del ritratto il pennello diventa febbrile nella sua urgenza di restituire la singolarità di un volto, di un’espressione o di un carattere come in Ritratto di scultore. Particolarmente intensi La madre malata del 1908, e La Madre della collezione Ricci Oddi. Foto: Umberto Boccioni, La madre, 1912, Olio su tela, 35 x 52 cm, Piacenza, Galleria d’arte moderna Ricci Oddi
 
Le sculture di Jeff Koons brillano a Palazzo Strozzi



Non fatevi ingannare dall’apparente leggerezza delle celebri sculture in metallo lucido che replicano oggetti di lusso, come il Baccarat Crystal Set o dagli iconici giocattoli gonfiabili, aragoste e delfini, il celebre Rabbit (1986), Balloon Dog (Red) (1994-2000), fino alla re-interpretazione di personaggi della cultura pop come Hulk. Sono di gomma o di acciaio? (Non) toccare per credere. Senza dubbio c’è qualcosa di immediatamente coinvolgente nel lavoro di Jeff Koons, geniale maestro di un’opera tutt’altro che facile, dall’impatto diretto, potente, che richiede a chi osserva un solo approccio: andare oltre le apparenze. Così fino al prossimo 30 gennaio Palazzo Strozzi diventa la fucina dell’artista statunitense grazie a una mostra che si concentra su una caratteristica fondamentale della sua arte: lo shine, il bagliore emesso da un oggetto. E Shine è il titolo del percorso a cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro che racconta oltre 40 anni di carriera dell’artista che mette in discussione il rapporto di tutti noi con la realtà (oltre al concetto stesso di opera d’arte). Il suo stile, che cuce pop, concettuale e postmoderno dimostrando come l'opera agisca come metafora più ampia della società e della comunità, ha suscitato ampi dibattiti e innescato polemiche. Il motivo del suo straordinario successo? Vi aspetta a Palazzo Strozzi. Foto: Un'opera di Jeff Koons nel cortile di Palazzo Strozzi | Foto: Ela Bialkowska OKNO Studio 
 
Le suggestioni di Napoli in bianco e nero negli scatti di Alex Trusty



C’è il volto di Pier Paolo Pasolini che diventa murales sul tufo dei palazzi del centro storico di Napoli. E c’è il Vesuvio coperto di nuvole, proteso sull'agglomerato urbano del boom dell'edilizia. Fino al 6 gennaio il MANN - Museo Archeologico di Napoli - regala, con Naples, Sense of Place, un viaggio scandito dall’obiettivo del fotografo Alex Trusty. Nella Sala del Toro Farnese, sulle pareti bianche dello spazio che ospita la più grande scultura dell’antichità mai ritrovata, brillano, in una cinquantina di scatti, le atmosfere uniche di Napoli. Poche le presenze umane. Unica eccezione due giovani bagnanti che si lanciano nella acque della Gaiola: un invito a tuffarsi in un rituale, non sempre facile, di amore ed appartenenza. Foto: Alex Trusty, Naples, Sense of Place | Courtesy MANN  
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