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Antitrust: multa da 4,2 milioni di euro a Ryanair per pratiche commerciali scorrette

- di: Daniele Minuti
 
Antitrust: multa da 4,2 milioni di euro a Ryanair per pratiche commerciali scorrette
Nuova multa dell'Antitrust a una compagnia aerea per pratiche commerciali scorrette: dopo le sanzioni nei confronti di easyjet e Volotea (rispettivamente per 2,8 milioni di euro e 1,4 milioni di euro), è infatti arrivata quella nei confronti di Ryanair che dovrà pagare una somma di 4,2 milioni di euro.
Come le precedenti, la multa irrogata alla compagnia irlandese è dovuta ai mancati rimborsi per i viaggiatori che avevano effettuato prenotazioni per voli cancellati dopo il 3 giugno del 2020, cioè dopo che le limitazioni degli spostamenti causati dall'emergenza pandemica furono sollevate.

Stando alle motivazioni dell'Authority, tutte e tre le compagnie sanzionate (che oltre a pagare le multe  dovranno presentare le misure per ottemperare al provvedimento) hanno tenuto la medesima condotta gravemente scorretta che non corrisponde al canone di diligenza professionale: l'attività illecita riguarda le diverse cancellazioni di voli programmati e messi in vendita con motivazione sempre riconducibile all'emergenza sanitaria nonostante lo stop alle limitazioni degli spostamenti. Si continuava quindi a rilasciare dei voucher che andavano a sostituire il rimborso dei biglietti acquistati, con in più diverse segnalazioni di informazioni ingannevoli oppure omissive date ai viaggiatori sui loro diritti da consumatori.

Questa pratica andava di fatto a ostacolare e/o ritardare il riconoscimento del rimborso del biglietto, con (secondo le motivazioni dell'Antitrust) la volontà di portare il consumatore ad accettare il voucher offerto e rinunciare al rimborso pecuniario.
Per alcune delle compagnie aeree sono state già accertate altre pratiche scorrette (mancato riconoscimento di un ristoro nei casi di annullamento del viaggio o l'imposizione di ostacoli alla fruizione di voucher), mentre per Ryanair è stata ritenuta ingannevole anche una campagna pubblicitaria che promuoveva la gratuità del cambio, nel caso al consumatore venisse applicata una tariffa più alta rispetto a quella iniziale sulle nuove prenotazioni, con una penale comunque prevista nell'eventualità il cambio del volo arrivasse una settimana prima della partenza.
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