Rete unica: Solari (SLC CGIL), scelta di buon senso ma modalità potenzialmente pericolosa

 
La realizzazione di una rete unica in fibra si propone di recuperare il tempo perduto ed è semplicemente una scelta di buon senso che il sindacato aveva indicato da anni.

La modalità con la quale si intende procedere è invece potenzialmente pericolosa per l’occupazione e per il Paese.

L’entità del danno potenziale potremmo valutarlo solo nel momento in cui saranno spiegati i dettagli dell’operazione. Per adesso, noto che si ragiona esclusivamente in chiave finanziaria, mentre le scelte industriali appaiono quantomeno nebulose.

Di certo l’Italia perderà una delle poche grandi aziende rimaste, chiudendo con questo esito infausto la peggiore privatizzazione di tutti i tempi.

Se la nuova azienda titolare della rete nascesse poi privata dell’intelligenza per farla funzionare e per svilupparne tutte le potenzialità, ci troveremmo di fronte a un mostro che non ha eguali nel mondo.

La prima conseguenza negativa sarà l’esclusione del nostro Paese dai processi di consolidamento in corso del settore delle telecomunicazioni a livello europeo, così migliaia di giovani qualificati non potranno trovare lavoro in Italia.

Abbiamo chiesto più volte un confronto con il Governo. Ora è obbligatorio portare questa discussione alla luce del sole, fuori dalle segrete stanze della finanza globale. In gioco c’è l’interesse generale del nostro Paese.
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