Intesa Sanpaolo per Biennale Democrazia

- di: Samantha De Martin
 
Un quadrato rosso adagiato sulla riva diventa il tetto di una torretta di salvataggio scagliata via da una bufera. Il nostro sguardo trasforma questa immagine dell’artista Federica Landi in un portale di senso e significato, evidenziando la connessione tra le molteplici soggettività che interpretano il reale. 

Questa immagine scelta per riflettere sul complesso rapporto tra la libertà e i suoi confini, dentro e fuori le frontiere della nostra società, è in linea con il fil rouge di Biennale Democrazia, la manifestazione culturale, giunta quest’anno all’ottava edizione. Per cinque giorni, dal 22 al 26 marzo, l’attesa kermesse ha animato Torino con oltre cento appuntamenti in tutta la città, dal grattacielo Intesa Sanpaolo alle OGR Torino.

Il tema di quest’anno, “Ai confini della libertà”, è un invito a considerare la libertà, come anche l’uguaglianza, un valore fondamentale delle società democratiche.

Main Partner di Biennale Democrazia è Intesa Sanpaolo, grazie al cui sostegno sono stati realizzati una serie di eventi come ad esempio “Come nasce la costituzione. I diritti di libertà, 75 anni dopo”, legato a un progetto curato dai professori Giuseppe Valditara e Elisabetta Lamarque, che ha visto la ripubblicazione e la digitalizzazione degli Atti dell’Assemblea Costituente.

“Questo progetto consente di accedere a un patrimonio inesauribile come gli atti dell’Assemblea costituente della commissione dei 75, a documenti fondativi della nostra Repubblica e della nostra identità – spiega Paola Musso, Senior director corporate Image Intesa Sanpaolo –. Non dibattiti in aula, complessi o tecnici, ma pagine straordinarie di confronto dialettico, ideologico, culturale”.

Insieme a CCO – Crisi come Opportunità, associazione che vede tra i co-fondatori Giulia Minoli, Intesa Sanpaolo ha reso possibile una serie di eventi legati alla lotta alla criminalità e alla riabilitazione dei giovani detenuti degli Istituti penali per i minorenni.
L’iniziativa “Portami là fuori” spiega ad esempio come la musica rap possa diventare uno strumento di espressione per i minori all’interno degli istituti penali per minorenni presenti in Italia.

“Il teatro e la musica sono strumenti rivoluzionari – spiega Minoli – che utilizziamo nel carcere minorile, precisamente in cinque istituti penali per minori a Catanzaro, a Torino, a Roma, a Casal di Principe e a Catania. I laboratori di rap danno in mano a questi ragazzi un microfono offrendo la possibilità di parlare tirando fuori quello che hanno dentro”.

La pandemia e la guerra in Ucraina hanno avuto conseguenze rilevanti sul modo stesso in cui pensiamo e viviamo la convivenza democratica.
Per questo Biennale Democrazia riparte dalla libertà che costituisce, come anche l’uguaglianza, il fondamento stesso della democrazia. 

“La libertà - ricorda Gustavo Zagrebelsky, presidente di Biennale Democrazia - è oggi argomento imprescindibile di ogni discorso politico, ma gli eventi tragici di questi anni, che ci hanno costretti tra la guerra e la pandemia, mostrano quanti significati diversi può assumere una parola così evocativa. La prossima primavera Biennale torna ad animare Torino per discutere di libertà, delle sue molteplici declinazioni, dei suoi confini, dei suoi possibili sviluppi e dei rapporti con la democrazia”.

Per esplorare il complesso rapporto tra libertà e democrazia, l’ottava edizione di Biennale Democrazia ha seguito quattro itinerari tematici: Liberi tutti!, Conflitti di libertà, La libertà come format, Immaginare la libertà, ai quali si sono aggiunte le sezioni Democrazia Futura, dedicata ai giovani e alle scuole di ogni ordine e grado, e Democrazia Diffusa, realizzata in sinergia con le realtà culturali del territorio. 

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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