IG Italia - BCE conferma attese e alza tassi di 25 pb

- di: Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia
 
Come ampiamente previsto la Banca Centrale Europea ha deciso di alzare i tassi di interesse di 25 punti base. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale è salito dal 4% al 4,25%,  quelli sui depositi dal 3,50% al 3,75%.

Nel comunicato unica sorpresa è stata la decisione di non remunerare (tasso allo 0%) le riserve minime obbligatorie che le banche devono lasciare nelle casse dell’istituto di Francoforte, scelta presa per preservare l’efficacia della politica monetaria. Tale decisione ha avuto un impatto immediato su tutte le banche ma soprattutto su quelle tedesche (Deutsche Bank -3% e Commerzbank -2%).

Il comunicato non ha lasciato alcuna indicazione sulle prossime mosse nel meeting di settembre. Anche in conferenza stampa il governatore Lagarde non è caduto nelle richieste insistenti dei giornalisti su quali saranno le prossime scelte sui tassi. Lagarde ha dichiarato l’ovvio (non ci sarà un taglio dei tassi) e mantenuto un posizionamento dipendente dall’andamento dei dati macroeconomici in particolar modo inflazione headline e inflazione core. Come espressamente detto dalla numero uno dell’istituto di Francoforte ci saranno 2 dati sulle pressioni inflazionistiche prima della riunione del Consiglio Direttivo del 14 settembre che saranno fondamentali nrel processo di decision making.

I toni e la comunicazione in conferenza stampa non sono stati particolarmente “hawkish”. Lagarde ha ricordato come l’outlook delle economie europee di breve è peggiorato a causa di un indebolimento della domanda interna e come il mercato del credito ha mostrato chiari segnali di contrazione (report della BCE sui prestiti alle imprese). Questi elementi hanno lasciato intendere come nelle discussioni del Consiglio ci sia stato qualche pressione sul fare una pausa il prima possibile per evitare un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche.

Le nostre prospettive sulle prossime azioni della BCE

Manteniamo, nonostante le parole della Lagarde, una view restrittiva sulla politica monetaria della BCE. Le pressioni inflazionistiche di fondo rimangono su livelli troppo elevati e ben superiori ai limiti di tolleranza della banca centrale. Ci aspettiamo almeno un ulteriore rialzo del costo del denaro nei meeting del 14 settembre o del 26 ottobre. E’ evidente che la comunicazione della Lagarde ha lasciato intendere che una pausa nel ciclo di rialzi dei tassi è molto vicina.

Reazione EuroDollaro -150 pips da 1,1140 a 1,0990

La reazione più sorprendente è quella della coppia valutaria EUR/USD che scende notevolmente per due ragioni

1) Toni non hawkish da parte della Lagarde che non svela le prossime azioni della Bce a settembre;
2) Dati macroeconomici molto positivi pubblicati negli Stati Uniti (ordini di beni durevoli e PIL ben superiori alle attese, richieste di sussidi di disoccupazione inferiori alle aspettative e in calo rispetto alla settimana precedente.

Una combo di parole e dati che ha portato a un forte ribasso delle quotazioni dell’EURUSD sulla scia della debolezza della moneta unica e della forza del biglietto verde.
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