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Francia: dizionario adotta pronome non binario e scatena la polemica

- di: Redazione
 
Francia: dizionario adotta pronome non binario e scatena la polemica
Pensavate di avere visto tutto, con la querelle tra il leghista Pillon e i Maneskin in merito all'indumento del frontman del gruppo, che è salito sul palco indossando una provocatoria guepiere?  Ricredetevi, perché in Francia sta accadendo molto di più, dopo la decisione di un noto dizionario di inserire un pronome non binario, nato dalla crasi di quelli maschile e femminile. L'inclusione, che al momento è limitata alla sola edizione online del dizionario Le Robert, ha scatenato reazioni rabbiose da parte di personalità politiche, ma anche di paladini della lingua nazionale. La polemica è scoppiata quando il dizionario francese Le Robert ha deciso di aggiungere la voce "iel" - una combinazione di "il" ed "elle", che in francese significano rispettivamente "lui" e "lei" in francese -. È, spiega la voce del dizionario, un "pronome soggetto personale della terza persona singolare e plurale, usato per riferirsi a una persona indipendentemente dal genere".

Insieme alla sua forma plurale e femminile, chiamata "iel, ielle, iels, ielles", questa nuova voce aggiunta alla lingua francese ha innescato una forte opposizione da parte di alcuni politici francesi. "Il Petit Robert, un dizionario che pensavamo fosse un riferimento, ha appena integrato nel suo sito le parole "iel, ielle, iels, ielles", ha affermato in un tweet il parlamentare François Jolivet, del partito La République en Marche (quello del presidente Emmanuel Macron). "I suoi autori - ha commentato Jolivet - sono quindi militanti di una causa che non ha nulla a che fare con la Francia''.  Nella querelle è entrato anche il ministro dell'Istruzione Jean-Michel Blanquer, che ha commentato che ''La scrittura inclusiva non è il futuro della lingua francese. Quindi, anche se i nostri studenti stanno consolidando le loro conoscenze fondamentali, non possono avere questo come riferimento".

Sulla vicenda c'è da registrare la voce del portavoce del governo francese Gabriel Attal ha ribadito la posizione "di non utilizzare la scrittura inclusiva in tutti i documenti ufficiali e amministrativi".

La replica dei curatori del dizionario è giunta puntuale, ribadendo che stanno semplicemente cercando di riflettere i recenti cambiamenti che sono emersi nella lingua francese. I curatori hanno ammesso che l'uso generale di "iel" è ancora basso e la voce del dizionario segnala che la parola è "rara". Ma il comitato editoriale ha pensato che sarebbe stato utile includerla, specificando che a decidere se usarlo o meno spetta alla gente.  "La missione di Le Robert è osservare l'evoluzione di una lingua francese in movimento, diversificata, e raccontarla", si legge nel comunicato dei curatori del dizionario, in cui si afferma che la maggior parte delle reazioni che ha ricevuto sono positive. L'indignazione è arrivata mentre la Francia si sente sempre più a disagio con l'influenza culturale di altre nazioni.

Questo è stato messo alla prova quando l'amore francese per la  "laïcité" è stato messo in discussione da molti intellettuali negli Stati Uniti.
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