Codici a Ivass: chiarezza e trasparenza sul passaggio da Eurovita a Cronos

 
L’associazione Codici sta seguendo e rappresentando numerosi consumatori che hanno stipulato contratti con Eurovita e stanno manifestando una crescente preoccupazione per la scarsa trasparenza verso le soluzioni adottate da autorità ed istituti privati. Nasce proprio da questi timori la lettera ad Ivass con cui si chiedono una serie di chiarimenti.

“A nostro avviso – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ci sono molte lacune informative, soprattutto nei confronti dei risparmiatori che vedono ormai bloccati i riscatti delle loro polizze da quasi un anno. Dalle notizie che trapelano con il contagocce, sembrerebbe che il passaggio dei pacchetti clienti comporterà un termine non inferiore a 18/24 mesi. Tempo in cui aumenteranno le perdite del consumatore. Da questa situazione nasce la necessità di trasparenza e chiarezza sulle operazioni in corso. In particolare, abbiamo deciso di sottoporre ad Ivass sette domande: quali sono le modalità operative e i criteri metodologici seguiti per i passaggi dei singoli titolari di polizza alla nuova società? Come verranno rispettate le scadenze contrattuali? Quali sono i tempi e le priorità con cui verranno scelti i clienti titolari di polizza, sia quelli del Ramo I che del Ramo III? Quali sono i criteri di selezione all’interno della newco Cronos nell’assegnare ad Allianz, Generali, Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita, Unipol la gestione dei portafogli di Eurovita? Quali sono le garanzie per controllare il processo di trasferimento del portafoglio vista la particolare situazione con i vari soggetti collocatori (banche, sim, agenzie e broker) che hanno tuttora il rapporto fiduciario con la propria clientela? Quali garanzie verranno adottate sulle questioni relative alle commissioni di retrocessione per chi ha maturato contrattualmente i diritti derivanti dalle condizioni contrattuali? Quale ruolo avranno gli enti collocatori nel rapporto con la clientela in previsione della richiesta di eventuali riscatti prima della scadenza del 31 ottobre? Domande formulate in via formale attraverso una lettera, ma che rivolgiamo in un’ottica di leale collaborazione tra istituzione e organismi della società civile, fondamentale in una vicenda così delicata che coinvolge migliaia di risparmiatori e che ha profondamente segnato il mondo assicurativo”.
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