Cop29, raggiunto un difficile accordo sul clima

- di: Claudia Loizzi
 
Entro il 2035 alle nazioni più povere verranno stanziati 300 miliardi di dollari all’anno per contrastare i dannosi fenomeni che si stanno verificando in relazione alla crisi climatica. 

Questa l’intesa raggiunta tra i negoziatori al vertice annuale sul Clima, quest’anno svoltosi a Baku, in Azerbaigian. La presidenza della Cop29, che supervisiona i colloqui, ha pubblicato l’accordo su un sito web delle Nazioni Unite dopo averlo fatto circolare privatamente tra i negoziatori. E' un accordo che è sembrato al ribasso, un compromesso che scontenta tutti, ma non poteva che essere così dal momento che l'argomento del Clima è davvero un tasto complesso e l'accordo è stato ratificato senza i maggiori leader del pianeta, non solo i presidenti di Cina, India e Russia, ma anche l'assenza di Macron, Scholz, Ursula Von der Leyen, Biden e anche Lula e Re Carlo d'Inghilterra, tradizionalmente vicini al tema ambientalista. La loro assenza ha un profondo significato politico, che non fa presagire "un buon clima" nel nostro futuro. Anche perché da gennaio si insedierà il nuovo presidente USA, Trump, che ha già nelle sue mire l'allontanamento dagli accordi di Parigi.

L'accordo: 300 miliardi di dollari all'anno entro il 2035 alle nazioni più povere per far fronte ai gravi fenomeni relativi ai cambiamenti climatici. 

L’accordo, che concluderebbe due settimane di negoziati alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ha visto il presidente degli Stati Uniti uscente, Joe Biden, entusiasta per il "risultato storico" e "Nessuno può impedire rivoluzione verde".
Commentando l’accordo raggiunto, il presidente USA ha dichiarato: "Oggi alla Cop29, grazie in parte agli instancabili sforzi di una forte delegazione statunitense, il mondo ha raggiunto un accordo su un altro risultato storico. A Baku, gli Stati Uniti hanno sfidato i Paesi a fare una scelta urgente: consegnare le comunità vulnerabili a disastri climatici sempre più catastrofici o farsi avanti e mettere tutti noi su un percorso più sicuro verso un futuro migliore". "Insieme, i Paesi hanno fissato un ambizioso obiettivo di finanziamento internazionale per il clima entro il 2035. Aiuterà a mobilitare il livello di finanziamento, da tutte le fonti, di cui i Paesi in via di sviluppo hanno bisogno per accelerare la transizione verso economie pulite e sostenibili, aprendo al contempo nuovi mercati per veicoli elettrici, batterie e altri prodotti di fabbricazione americana", ha proseguito Biden in una nota.
Il presidente Biden, fiducioso che "negli anni a venire" gli Stati Uniti continueranno questo lavoro "attraverso i nostri Stati e le nostre città, le nostre aziende e i nostri cittadini, sostenuti da una legge duratura come l'Inflation Reduction Act, il più grande investimento nel clima e nell'energia pulita della storia", ha poi lanciato una stoccata alla futura Amministrazione Trump, che secondo diversi media come il New York Times avrebbe già pronto l'ordine esecutivo per abbandonare l'Accordo di Parigi. "Mentre alcuni potrebbero cercare di negare o ritardare la rivoluzione dell'energia pulita in corso in America e nel mondo, nessuno può invertirla, nessuno".
A conclusione il presidente Biden si è congratulato con le parti e la presidenza della Cop29 per aver raggiunto questo risultato. “Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare per raggiungere i nostri obiettivi sul clima, il risultato di oggi ci avvicina significativamente. A nome del popolo americano e delle generazioni future, dobbiamo continuare ad accelerare il nostro lavoro per mantenere un pianeta più pulito, più sicuro e più sano alla nostra portata".

Unione Europea: la Cop 29 segna l’inizio di una nuova era per finanza climatica

Anche l'Unione Europea entusiasta per l’intesa raggiunta al vertice Cop 29 definendolo l'inizio di una "nuova era" nella finanza "climatica" per i Paesi più poveri per combattere il riscaldamento globale. "La Cop29 sarà ricordata come l'inizio di una nuova era per la finanza climatica", ha affermato il commissario europeo per l'Azione per il clima, Wopke Hoekstra, dopo l'intesa che aumenta l'assistenza finanziaria alle nazioni povere a circa 300 miliardi di dollari all'anno nel prossimo decennio. E ha aggiunto: "L'Unione Europea e i suoi Stati membri continueranno a svolgere un ruolo di primo piano in questo processo. Abbiamo lavorato attivamente con tutti i partecipanti per aumentare significativamente il volume dei finanziamenti. Abbiamo triplicato l'obiettivo di 100 miliardi di dollari e consideriamo questo obiettivo ambizioso, necessario, realistico e realizzabile".

Cosa prevede l'accordo Cop 29

Nel cuore della notte, è stata raggiunta l'intesa secondo cui i paesi più ricchi e avanzati garantiranno 300 miliardi di dollari all'anno entro il 2035 alle nazioni più povere, chiamate a contrastare fenomeni sempre più gravi in relazione alla crisi climatica. Mukhtar Babayev, presidente della Cop29: "Le persone dubitavano che l'Azerbaigian potesse mantenere le promesse e che tutti potessero essere d'accordo. Si sbagliavano su entrambi i fronti". Sebbene molte tra le nazioni più povere hanno ritenuto la cifra di 300 miliardi piuttosto insufficiente per poter far fronte ai disastri climatici così gravi, l’accordo, a seguito di trattative molto complesse e sempre sul punto di naufragare, alla fine è stato raggiunto. 


 
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