Ama: una modesta proposta

- di: Jonathan Rey
 
C’è una città in Europa attualmente al centro di un dibattito a mezzo stampa da parte di varie testate locali e nazionali. Un faro indiscusso che attira folle di turisti da ogni dove, suscita lettere di apprezzamento negli spazi dedicati alla posta dei lettori di vari quotidiani; incoraggia facezie e buonumore da parte dei suoi abitanti. Incontra persino l’approvazione dei più convinti animalisti, che la considerano un “habitat” perfetto anche per specie animali che di solito non prediligono l’ambiente urbano.

No, non stiamo parlando di Stoccolma … stiamo solo ironizzando su Roma Caput Mundi. Strade secolari invase da cartacce, erbacce che proliferano tra marmi illustri, muri imbrattati e “firmati” con orgoglio da protagonisti che aspirano all’immortalità, cassonetti strapieni di raccolta non sempre differenziata, che vengono svuotati diciamo “ a macchia di leopardo “, oggi qua, domani là, magari talvolta né qua né là, per non far torto a nessuno. Evidentemente qualcosa non funziona, nella Municipalizzata preposta a tale incarico, se proprio non ce la fa a smaltire quello che a Roma sembra un problema insormontabile, mentre altrove è stato risolto brillantemente.

A Modena, dove opera un parco fotovoltaico con un impianto di teleriscaldamento a idrogeno. A Bologna, dove il Tecnopolo progetta con le imprese locali tecnologie innovative per l’ambiente. A Brescia, dove, dagli anni ’60, i cittadini hanno l’acqua calda gratuita grazie al teleriscaldamento. Per non parlare di Copenaghen, che eccelle, nel centro storico, per l’impiego delle nuove tecnologie della termovalorizzazione ad ossido di carbonio zero per lo smaltimento dei rifiuti. Diciamo che anche a Roma qualcuno, arrovellandosi, ha ideato una soluzione, anche se non propriamente tecnologica. Il dipendente Ama è pigro, svogliato, indisposto, assente?

E allora gratifichiamolo con un premio, un BONUS, come si dice oggi, chissà che non si trasformi improvvisamente in uno stakanovista, il re della ramazza, il mago del cassonetto… o, forse, solo in un dipendente municipale coscienzioso. Come alternativa, proponiamo modestamente un BONUS per tutta la cittadinanza, liberandola una volta per tutte da un’etnia di amministratori spesso distratti e poco motivati … o forse, semplicemente, incompetenti.
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