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In una settimana la Borsa Usa ha bruciato 4mila miliardi di dollari. Investitori in fuga

- di: Bruno Coletta
 
In una settimana la Borsa Usa ha bruciato 4mila miliardi di dollari. Investitori in fuga

Le politiche tariffarie dell’amministrazione Trump scatenano il panico tra gli investitori, con i mercati finanziari in forte ribasso e timori di una recessione imminente.

Crollo degli indici azionari
Nell’ultima settimana Wall Street ha subito perdite significative, spazzando via oltre 4 trilioni di dollari di valore di mercato. L’indice S&P 500 ha registrato una flessione dell’8,6% dal suo massimo storico del 19 febbraio, mentre il Nasdaq Composite, ricco di titoli tecnologici, ha perso il 10,4% rispetto al picco di dicembre, entrando ufficialmente in correzione.
A guidare la discesa sono state le continue tensioni commerciali tra Stati Uniti, Canada, Messico e Cina, con le politiche tariffarie aggressive di Donald Trump che hanno alimentato l’incertezza economica. “Abbiamo visto chiaramente un grande cambiamento di sentiment nel mercato,” ha dichiarato Ayako Yoshioka, stratega senior degli investimenti presso Wealth Enhancement.Molto di ciò che ha funzionato ora non funziona più”.

Tecnologia sotto pressione: Tesla e Nvidia in forte calo
I titoli tecnologici sono stati tra i più penalizzati dal sell-off. Apple e Nvidia hanno subito cali di circa il 5%, mentre Tesla ha visto una flessione del 15%, pari a una perdita di circa 125 miliardi di dollari in capitalizzazione di mercato in una sola giornata. Anche Microsoft e Meta hanno registrato ribassi superiori al 4%, confermando il momento difficile per il settore tech.
Il comparto tecnologico dell’S&P 500 è sceso del 4,3% complessivo, un segnale chiaro della crescente avversione al rischio da parte degli investitori. “Le valutazioni elevate e il contesto macroeconomico incerto stanno penalizzando in particolare i titoli tecnologici,” ha affermato Dan Coatsworth, analista di AJ Bell.

Delta Air Lines taglia le stime e affonda in Borsa
Anche il settore dei trasporti sta subendo le conseguenze dell’incertezza economica. Delta Air Lines ha tagliato a metà le sue previsioni di profitto per il primo trimestre, scatenando una reazione negativa da parte degli investitori. Le azioni della compagnia sono crollate del 14% nelle contrattazioni after-market. “L’elevata volatilità del mercato e le incertezze economiche ci costringono a rivedere le nostre stime al ribasso,” ha dichiarato il Ceo Ed Bastian in una nota agli azionisti (CNBC, 10 marzo 2025).

Investitori in fuga: l’indice di volatilità VIX ai massimi da agosto

Il timore di una recessione ha spinto gli investitori a cercare asset rifugio. Il VIX, noto come “indice della paura” di Wall Street, ha raggiunto il livello più alto dallo scorso agosto, segnalando un’impennata della volatilità. Anche il mercato obbligazionario ha registrato movimenti significativi, con i rendimenti dei Treasury a 10 anni in calo al 4,22%, segno di una crescente domanda per titoli di Stato considerati sicuri.
Secondo un rapporto di Goldman Sachs, gli hedge fund hanno ridotto l’esposizione azionaria nella misura più grande degli ultimi due anni. “L’incertezza creata dalle guerre tariffarie sta spingendo i consigli di amministrazione e i dirigenti a riconsiderare la strada da seguire,” ha dichiarato Peter Orszag, CEO di Lazard, alla conferenza CERAWeek di Houston.

L’amministrazione Trump tra recessione e strategie di crescita
Il presidente Donald Trump non ha escluso la possibilità di una recessione, alimentando ulteriormente l’ansia dei mercati. “La quantità di incertezza creata dalle nostre guerre tariffarie è un problema,” ha ammesso il presidente in un’intervista. Tuttavia, l’amministrazione sembra determinata a mantenere la linea dura. “Non possiamo sacrificare i nostri obiettivi a lungo termine per qualche turbolenza temporanea sui mercati,” ha dichiarato il segretario al Tesoro Scott Bessent.
Gli analisti restano divisi sulle prospettive economiche. Mentre alcuni ritengono che la flessione del mercato sia un’inevitabile correzione dopo i forti guadagni del 2023 e 2024, altri avvertono che le attuali tensioni potrebbero trasformarsi in una crisi più profonda. “Se le tensioni commerciali non verranno risolte, il rischio di recessione aumenterà significativamente nei prossimi mesi,” ha spiegato Edward Al-Hussainy, analista senior di Columbia Threadneedle Investments.

Quale futuro per i mercati?
Con i mercati in difficoltà e le incertezze economiche in crescita, gli investitori restano in attesa di segnali di stabilizzazione. La pubblicazione del prossimo report sull’inflazione statunitense sarà un test cruciale per capire se la Federal Reserve potrà intervenire con misure di supporto o se il rallentamento economico è destinato a intensificarsi.
Nel frattempo, il mondo della finanza guarda con apprensione a Washington, nella speranza di una svolta nelle politiche economiche dell’amministrazione Trump. Se la situazione non migliorerà rapidamente, il crollo di oltre 4 trilioni di dollari potrebbe essere solo l’inizio di una fase di maggiore turbolenza per i mercati globali.


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