Wall Street: un anno positivo, ma non per tutti. Ecco chi ha vinto e chi ha perso

- di: Redazione
 
Il 2023 è chiuso per Wall Street in modo positivo, raggiungendo livelli record nei quali non tutti avevano creduto, sulla scia delle forti preoccupazioni per il clima determinato dall'aumento dei tassi di interesse che, se contrastavano l'inflazione, minacciavano di bloccare l’economia.
Ma a sconfiggere paure e timori ci hanno pensato un mercato del lavoro oltremodo resiliente e una consolidata e robusta spesa al consumo, sui quali ha avuto un benefico effetto il calo dell'inflazione. Anche se nell'ultima seduta dell'anno S&P 500 ha chiuso con un ribasso -meno 0,28% -, nel 2023 l'indice ha guadagnato il 24%. Guadagni consistenti anche per il Dow Jones Industrial Average che, chiudendo venerdì con un calo dello 0,05%, a 37.689, ha comunque registrato nell'anno un guadagno del 14%.

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Ma, se S&P 500 e Dow Jones Industrial Average sono andati bene, il Nasdaq Composite ha letteralmente volato, chiudendo la giornata di venerdì (comunque in calo dello 0,56%) con un aumento, sull'anno, del 43%, la migliore performance dal 2020. Resta ancora però di circa 1.000 punti al di sotto del massimo storico raggiunto a novembre 2021.

In ogni caso, tra un dollaro che appare indebolito (il suo indice, che misura la sua performance rispetto ad un pacchetto di sei altre monete, è calato del 2%) anche per effetto dei tassi di interesse di cui si aspetta il taglio e i titoli del Tesoro, che hanno chiuso l'anno con un rendimento al di sotto del 4%, le azioni statunitensi hanno avuto un anno ''felice'', grazie ad una economia che è rimasta straordinariamente forte. E con un'inflazione che, oggi, rispetto ad un anno fa, quando era al 6,5%, si è attestata poco sopra il 3%.

Su mercato azionario i ''Magnifici 7'' - come vengono chiamati i titoli di Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Nvidia, Meta Platforms e Tesla - hanno dominato l’indice S&P 500, salendo oltre il 100% nel 2023.
Le migliori performance sono state quelle di Nvidia, che ha guadagnato il 246%, seguita da Meta, con il 184%, e Tesla, con il 130%. Un risultato che ha consentito di fare dimenticare che ognuno di questi questi titoli, nel 2022, aveva lasciato per strada oltre il 50% della loro quotazione.

In un anno complessivamente positivo gli analisti sottolineano alcune performance, significative soprattutto per il contesto in cui sono maturate. Come i +220% che hanno registrato le azioni di Duolingo, app per l'apprendimento delle lingue che aveva registrato un'enorme crescita durante la pandemia e che non ha rallentato la sua corsa dalla quotazione in borsa nel luglio 2021. Bene anche il titolo Abercrombie & Fitch, che ha chiuso in rialzo del 274%, l'anno migliore di sempre. Enorme il rialzo - + 522% - delle azioni dello sviluppatore di farmaci antitumorali ImmunoGen, dopo che AbbVie ne ha annunciato a fine novembre l'acquisizione per 10 miliardi.

Ma non per tutti il 2023 è andato bene. Una delle peggiori prestazioni del 2023 nell'indice S&P 500 è stata quella di Enphase Energy, che ha perso il 48% durante l’anno, anche per il calo della domanda di pannelli solari seguito all'aumento dei tassi di interesse. Meno 44% invece per la casa farmaceutica Moderna, in conseguenza del forte calo di domanda per il suo vaccino anti-Covid.
Male anche Pfizer, che ha avuto anch'essa un arretramento del 44%.
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