Stati Uniti: Trump "arruola" Dio e promette di plasmare il Paese per i prossimi decenni
- di: Redazione
Con un occhio al cielo (ha di fatto "arruolato" Dio tra i suoi principali sostenitori) Donald Trump, a Milwaukee, durante la chiusura della convention repubblicana, ha accettato formalmente la candidatura a prossimo presidente degli Stati Uniti. Nel corso del discorso, il primo dopo l'attentato, ha usato toni da guerra di religione, calcando molto le sue parole sull'idea di essere destinatario della missione di salvare il Paese.
Il discorso, che è stato pronunciato in una fantasmagoria di voci e urla adoranti, ha di fatto ufficializzato la trasformazione del Gop in un partito personale, che si è dato completamente all'ex presidente, accettando tutto di lui. Le parole della scorsa notte, pronunciate durante la convention, hanno fatto seguito a quattro giorni di silenziosa presenza all'assemblea repubblicana, in cui Trump si è limitato a chinare il capo, assentendo, davanti al profluvio di lodi sperticate di cui è stato fatto oggetto, anche da parte di quelli che, sino a poche settimane fa, lo insultavano politicamente. Come Nikki Haley e Ron DeSantis, che hanno svolto interventi inneggianti a Trump, cancellando quel che di lui pensavano fino a poco tempo addietro.
Stati Uniti: Trump "arruola" Dio e promette di plasmare il Paese per i prossimi decenni
A Milwaukee, Trump, che è sempre stato un fautore della distanza tra gli elettorati democratico e repubblicano, si è proposto come elemento unificatore.
"Ci rialziamo insieme o cadiamo. Sarò il presidente di tutta l’America e non di metà dell’America", ha detto, per aggiungere, rivolto ai democratici: "Sono io che salvo la democrazia in questo Paese".
L'atmosfera che è stata vissuto nei quattro giorni della convention ha avuto momento quasi di fervore religioso, perché in molti pensano - e Trump alimenta ad arte questa idea - che sia stata la mano di Dio a evitare il peggio quando un ragazzo ha sparato contro l'ex presidente. Un parossismo che, ad esempio, ha portato un leader evangelico, Franklin Graham, a ringraziare Dio per avere deviato la pallottola.
Un clima di esaltazione che Trump si è ben guardato dall'attenuare, anzi l'ha incoraggiata.
"Il sangue scorreva ovunque eppure, in un certo senso, mi sentivo al sicuro, perché avevo Dio al mio fianco", ha detto, prima di affermare, convintamente: "Sono davanti a voi per la grazia di Dio Onnipotente".
Il discorso di Trump ha poi virato verso tematiche politiche, quelle che piacciono al popolo di Trump, che ha parlato del "declino" dell'America e di quella che ha definito una "invasione di migranti clandestini".
Dopo essersi detto sicuro di una "vittoria incredibile" alle presidenziali, Trump, riprendendo a quella che forse era stata la principale promessa elettorale del 2016, si è impegnato a completare la costruzione del muro anti-migranti al confine degli Stati Uniti con il Messico.
Poi, cancellando quel che sino a oggi ha fatto l'Amministrazione Biden in materia energetica, Trump ha annunciato che, con lui alla Casa Bianca, gli Stati Uniti cominceranno a "perforare, perforare, perforare" per estrarre gas e petrolio, senza una parola sul cambiamento climatico, spiegando che intende reindirizzare tutti i fondi stanziati per le ambiziose misure ambientali decise da Joe Biden, descritte come una "truffa verde".
A Biden Trump ha riservato le accuse tradizionali, dicendo che è il responsabile della guerra in Ucraina e che "il danno che ha causato a questo Paese è impensabile".