Usa: l'inflazione resta stabile, a marzo +2,8%
- di: Redazione
L’inflazione negli Stati Uniti, secondo i dati resi noti oggi dal Dipartimento del commercio, ha mostrato pochi segnali di cedimento a marzo. L’indice dei prezzi delle spese per consumi personali, esclusi quelli relativi a cibo ed energia, è aumentato del 2,8% rispetto a un anno fa a marzo, allo stesso livello di febbraio, e superiore di uno 0,1% rispetto alle stime degli analisti. Includendo cibo ed energia, l’indicatore dei prezzi PCE per tutti gli articoli è aumentato del 2,7%, rispetto alla stima del 2,6%.
Usa: l'inflazione resta stabile, a marzo +2,8%
Su base mensile, entrambe le misure sono aumentate dello 0,3%, come previsto e eguagliando l’aumento di febbraio.
I consumatori hanno dimostrato che continuano a spendere nonostante i livelli elevati dei prezzi. La spesa personale è aumentata dello 0,8% nel mese, leggermente superiore anche alla stima dello 0,7%, sebbene la stessa di febbraio. Il reddito personale è aumentato dello 0,5%, in linea con le aspettative e superiore all’aumento dello 0,3% del mese precedente.
Il tasso di risparmio personale è sceso al 3,2%, in calo di 0,4 punti percentuali rispetto a febbraio e di 2 punti percentuali interi rispetto a un anno fa, poiché le famiglie hanno attinto ai risparmi per mantenere a galla la spesa.
La Fed punta a un’inflazione del 2%, un livello che il PCE core è stato superiore negli ultimi tre anni.
I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,4% nel mese, mentre i beni sono aumentati dello 0,1%, riflettendo un ritorno dei prezzi al consumo poiché l’inflazione dei beni ha dominato fin dai primi giorni della pandemia di Covid. I prezzi dei prodotti alimentari hanno registrato un calo dello 0,1% nel mese, mentre quelli dell’energia sono aumentati dell′1,2%.
Su base annua, i prezzi dei servizi sono aumentati del 4%, mentre i beni si sono mossi poco, aumentando solo dello 0,1%. Il cibo è cresciuto dell′1,5% mentre l’energia ha guadagnato il 2,6%.