Tensioni geopolitiche, niente impennata del petrolio: ecco perché

- di: Redazione
 

Non c’è stato l’impennata del prezzo del petrolio che alcuni prevedevano (e speravano, a cominciare dalla Russia il cui bilancio pubblico si fonda quasi esclusivamente sui proventi dalla vendita di materie prima, a partire proprio dal greggio) dopo l’aggravarsi della situazione geopolitica a causa del lancio di missili di lunga gittata di fabbricazione Usa, dopo il disco verde della Casa Bianca, verso obiettivi militari in terra russa, e la conseguente e veemente reazione di Putin, che con un decreto ha ampliato le condizioni della Russia per l’uso di armi atomiche.

Tensioni geopolitiche, niente impennata del petrolio: ecco perché

La spiegazione della mancata impennata – finora - del prezzo del petrolio è che le le preoccupazioni si sono attenuate dopo che l’AIEA, L’Agenzia internazionale per l'energia atomica, ha annunciato che l’Iran ha accettato di sospendere l’arricchimento dell’uranio di grado quasi militare, riducendo potenzialmente le tensioni in Medio Oriente.

Inoltre, i resoconti dei media hanno suggerito che Hezbollah ha accettato una proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco con Israele. Altrove, Equinor ha ripreso la produzione parziale nel campo di Johan Sverdrup, il più grande giacimento petrolifero dell’Europa occidentale. Nel frattempo, i dati Api (American petroleum institute) hanno mostrato un forte aumento di 4,8 milioni di barili nelle scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti la scorsa settimana, superando di gran lunga l’aumento previsto di 0,8 milioni di barili.

Al momento sul mercato il greggio è in crescita dello 0,09% (il Brent dello 0,11%). Incremento più grande, ma comunque sempre contenuto, per il gas (-0.96%) mentre l’oro classico bene-rifugio nei momenti di tensione, cala dello o,2%.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 72 record
18/11/2024
Abi: tassi di interesse sui mutui scesi di 1,03 punti dalla fine del 2023
18/11/2024
Usura, l’allarme di CGIA: 118.000 le imprese italiane a rischio
18/11/2024
Florovivaismo, Coldiretti: "+47% di fiori stranieri minaccia 27.000 aziende italiane"
18/11/2024
IDNTT: accordo in JV con MRP per sviluppo di contenuti digitali e social
18/11/2024
Bankitalia: l’economia toscana si è ulteriormente indebolita nel primo semestre 2024
18/11/2024
PharmaNutra: primi significativi risultati di vendita in Cina
Trovati 72 record
Il Magazine
Italia Informa N°5 - Settembre/Ottobre 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli