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Tassi di interesse, gli effetti dei nuovi aumenti BCE su mutui e credito al consumo

- di: Barbara Bizzarri
 
Tassi di interesse, gli effetti dei nuovi aumenti BCE su mutui e credito al consumo

Dopo la riunione della Bce di giovedì 15 giugno, che ha deliberato un nuovo aumento di un quarto di punto percentuale, portando il tasso base dal 3,75% al 4%, sono stati elaborati dati e previsioni su come è cambiato il credito alle famiglie italiane ,  e come potrebbero evolvere i tassi d’interesse. Con questo ennesimo rialzo del costo del denaro, saranno inevitabili ulteriori innalzamenti dei tassi d’interesse su tutti i tipi di finanziamento.

Tassi di interesse, gli effetti dei nuovi aumenti BCE su mutui e credito al consumo

Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa. Nel corso del 2022, i tassi di interesse sui prestiti sono notevolmente aumentati e nuovi incrementi sono inevitabili con il costo del denaro, aumentato ancora al 4%. Comprare un’automobile a rate, per esempio un modello da 25.000 euro, potrebbe costare, nel caso di un finanziamento decennale a un tasso del 12,7%, oltre 8.200 euro in più rispetto al 2021.

Per quanto riguarda i nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso sono destinate a raddoppiare nel corso del 2023, mentre per quelli a tasso variabile il “rimborso” mensile dovrebbe salire del 55-65%. Più nel dettaglio, per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni (il tasso medio applicato dalle banche potrebbe essere superiore al 6%), la rata mensile sarà di 1.304 euro; per un prestito da 100.000 euro, sempre di 25 anni, col tasso al 5,3%, la rata mensile sarà, invece, di 609 euro. Quanto ai vecchi mutui, invece, nessuna differenza per quelli a tasso fisso, mentre le rate di quelli a tasso variabile hanno subito aumenti fino al 70%.

Tra credito al consumo e prestiti personali, le banche hanno erogato 251,2 miliardi di euro di prestiti ai cittadini, in linea con i valori di fine 2017, ma in rallentamento rispetto alla tendenza degli ultimi mesi, segno dell’incidenza negativa dell’aumento dei tassi d’interesse. 

A fine 2021 il tasso d’interesse medio era dell’8,1% ma, alla luce della decisione di giovedì 15 giugno, potrebbe arrivare al 13,3%: per acquistare un’automobile da 25.000 interamente a rate, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale passa da 37.426 euro a 46.626 euro, con una differenza complessiva di 9.200 euro (+24,6%). Rispetto ai tassi di fine 2021, per acquistare una lavatrice da 750 euro interamente a rate, con un finanziamento da 5 anni, il costo totale passa da 942 euro a 1.074 euro, con una differenza complessiva di 132 euro (+28,1%) rispetto ai tassi di fine 2021.

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