Speranza: "L'estate 2021 sarà diversa ma nessun liberi tutti"

- di: Daniele Minuti
 
L'estate che sta per arrivare sarà molto diversa da questi ultimi mesi: è questa l'opinione di Roberto Speranza, che ha parlato in un'intervista a Repubblica in cui si è concentrato sulle prossime tappe dell'evoluzione della pandemia da Covid-19 nel nostro paese.

"Penso che sarà un'estate differente dai mesi che stiamo vivendo"
- ha detto il ministro della Salute - "mi sento ottimista anche se servirà comunque attenzione e gradualità nel sollevare restrizioni mantenendo precauzioni come le mascherine, non sarà un "liberi tutti". Se riusciremo a vaccinare la maggior parte della popolazione potremmo avere molta più libertà ma non posso dare date sulle aperture anticipate, credo che a maggio si tornerà ad avere zone gialle".

Nell'intervista Speranza ha anche anticipato delle novità nella campagna vaccinazione: il richiamo per le dosi di Pfizr e Moderna a 42 giorni e non più a 21 e 28 giorni e infine la possibilità per i pazienti con più di 60 anni di presentarsi nei centri vaccinali e sottoporsi alla somministrazione Astrazeneca senza avere prenotazione in caso di dosi residue.

La valutazione della campagna italiana è comunque positiva: "Spagna, Francia, Germania e Regno Unito sono più avanti ma il confronto con la Gran Bretagna non si può fare perché è partita prima e con più dosi, mentre siamo in linea con gli altri poco sopra la cifra di 21 vaccini ogni 100 abitanti. Noi abbiamo una media di 310.000 ogni giorno da tre giorni e stiamo crescendo, loro hanno avuto picchi più alti ma per tutti il problema è il numero delle dosi. Con 10 milioni di vaccini in 30 giorni puoi anche toccare il picco ma poi ti fermi, vale per tutti. Comunque l'Italia deve accelerare e il piano del generale Figliuolo va in questa direzione: in questo trimestre aspettiamo 50 milioni di vaccini oltre ai 7,3 milioni di Johnson & Johnson con le prime dosi in arrivo questa settimana, 500.000 previste per aprile. Quanto ad Astrazeneca, la raccomandazione continua a essere per gli ultrasessantenni ma le priorità per ora sono le persone con più di 80 anni e poi quelli fra 80 e 70".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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