Russia, seguono Google Maps e finiscono in una trappola di ghiaccio: muore giovane, grave amico

- di: Redazione
 
Si sono fidati di Google Maps per tornare a casa, attraversando la taiga ghiacciata e con temperature proibitive. Lo hanno fatto perché, rispetto all'omologo sistema russo, Google Maps garantiva un risparmio di quattro ore sulle oltre trenta previste per raggiungere Magadan da Vladivostok. Solo che il sistema satellitare ha individuato la via più breve per tornare a casa in una strada fantasma che si perde nella taiga e dove Sergei Ustinov e Vladislav Istomin, due diciottenni, sono rimasti intrappolati nella neve, con temperature che hanno raggiunto i -50.
Quando una squadra di soccorso ha raggiunto la Toyota Chaser dei due l'ha trovata coperta di neve e ghiaccio, bloccata sul lato della strada, gelata e deserta: al suo intorno i cadavere di Ustinov, mentre Istomin era quasi congelato. Secondo quanto riferiscono fonti locali, i due ragazzi hanno trascorso quasi una settimana nell'inferno di neve e ghiaccio della taiga.

I due amici stavano viaggiando da Yakutsk a Magadan sull'autostrada Kolyma, che alcuni considerano maledetta. Avevano davanti 1.900 chilometri ancora da percorre, con una previsione di 34 ore di viaggio anche per le condizioni atmosferiche. Confrontando i percorsi proposti da Google Maps e dal browser russo Yandex, hanno scelto il primo grazie al quale avrebbero potuto risparmiare quattro ore. Purtroppo non è stato così perché, seguendo le indicazioni, si sono ritrovati in una strada in disuso e praticamente abbandonata dai primi anni '70.
Si tratta dell'autostrada che da Yakutsk, che si porta dietro la fama di città più fredda del mondo, va al porto di Magadan. Nell'era di Stalin era conosciuta come la "Strada delle Ossa", perché durante i lavori per la sua realizzazione sarebbero morti oltre un quarto milione di prigionieri politici reclusi nei Gulag. Secondo varie testimonianze, i corpi dei prigionieri morti soprattutto di stenti, sono stati sepolti sotto e accanto al tracciato. Da qui il soprannome di "autostrada delle ossa".

Vladislav Istomin è stato trasportato in aereo a Yakutsk, per ipotermia ed il congelamento degli arti. È in terapia intensiva da una settimana: le condizioni sono ritenuto ancora molto gravi. Secondo i soccorritori, la Toyota dei due ragazzi era stata fermata da un pezzo di legno che si era conficcato nel radiatore danneggiandolo irrimediabilmente. Per sfuggire al freddo, i ragazzi hanno acceso un fuoco, incendiando anche la gomma di scorta per potersi riscaldare.

Una cosa che è apparsa evidente ai soccorritori è che i due giovani erano assolutamente impreparati ad affrontare un viaggio così lungo in zone pericolose per qualsiasi tipo di automezzo in questo periodo dell'anno, in cui le temperature possono andare anche 60 gradi sotto lo zero.
"Erano ragazzi di città, ecco perché indossavano scarpe da ginnastica", ha detto uno dei soccorritori, riferendo anche che i loro telefoni cellulari erano isolati perché nell'area c'è assenza di segnale.

Una commissione d'inchiesta, costituita dalla regione della Yakutia, sta ora indagando su cosa sia successo ai giovani e perché ci è voluto così tanto tempo prima che le squadre di emergenza li trovassero. Dopo le prime notizie sulla vicenda, Google Maps ha provveduto a cambiare la sua rotta.
Originari di Magadan, i due giovani erano partiti per portare a casa l'auto che Istomin aveva comprato a buon mercato e di seconda mano a Vladivostok. L'ultima volta che sono stati visti insieme vivi è stato in una stazione di servizio vicino alla città di Ust-Nera. Dopo aver fatto rifornimento e visto che avevano ancora metà strada da percorrere, erano entrati nella cosiddetta "autostrada estiva", attiva in epoca sovietica, ma oggi utilizzata solo da cacciatori esperti e che usano automezzi adatti.

Secondo Bolot Bochkarev, un blogger locale specializzato nel turismo in Yakutia, "molte mappe straniere sul Web sono state create sulla base di altre vecchie risalente al periodo sovietico e continuano a segnalare strade anche se non vengono utilizzate da 20 anni".
Dopo la nuova tragedia sulla "strada delle ossa", le autorità locali hanno rafforzato l'installazione di cartelli e luci di soccorso, sia sul tracciato principale che sulle strade rurali, dove si stanno posizionando contenitori con materiale di emergenza: cibo in scatola, legna da ardere, bussole e razzi.
Ma, senza preparazione, la taiga può essere mortale.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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