L’azienda sta realizzando 250 sedi; già ultimati 108 siti di cui molti in località turistiche italiane tra cui Cortina D’Ampezzo, Riccione, Ostuni, Taormina e San Felice Circeo
In un’Italia che lotta contro lo spopolamento dei piccoli centri e l’emorragia di talenti verso le grandi città o l’estero, Poste Italiane lancia una sfida ambiziosa: trasformare il volto del lavoro, stimolare lo sviluppo locale e attrarre professionisti, giovani e nomadi digitali non solo in città, ma anche in capoluoghi di provincia e piccoli centri.
Poste Italiane rivoluziona il lavoro: co-working nei borghi per combattere lo spopolamento
Con il progetto “Spazi per l’Italia”, l’azienda sta creando la rete di co-working più estesa del Paese. Ambienti connessi, attrezzati, moderni – veri e propri hub professionali immersi nei contesti urbani e paesaggistici più suggestivi dello Stivale: San Felice Circeo, Orvieto, Ostuni, Riccione, Cortina d’Ampezzo, Forte dei Marmi, Taormina, Tuscania, Ercolano, Rovereto, Montalbano Jonico, solo per citarne alcuni.
Ad oggi sono già 108 le sedi in cui sono stati ultimati i lavori, presenti nelle grandi città e borghi minori. L’obiettivo è raggiungere 160 co-working attivi entro il 2025, fino a toccare quota 250 entro la fine del prossimo anno.
Una rete diffusa, capillare, progettata per offrire connettività ad alta velocità, senza costringere più nessuno a scegliere tra carriera e qualità della vita. Perché lavorare da Ostuni o Taormina non è più un sogno da cartolina, ma una concreta alternativa professionale. Con questa iniziativa, Poste Italiane invita a restituire centralità ai territori, a immaginare un futuro dove tecnologia e bellezza possono convivere.
Una rete capillare e moderna
I 250 siti di co-working previsti saranno presenti nelle grandi città, nei principali capoluoghi italiani e anche in 80 piccoli comuni con meno di 15 mila abitanti. Le strutture offrono postazioni flessibili e uffici privati, sale riunioni e aree per eventi o formazione, connessione internet ad alta velocità, zone relax e spazi per incontri informali. Ogni sede è facilmente prenotabile e immediatamente fruibile. Una parte significativa degli “Spazi per l’Italia” è ospitata in edifici storici e prestigiosi, come quello di Piazza Cordusio a Milano dove il servizio è già attivo, ristrutturati secondo le più moderne tecnologie rispettando il loro valore architettonico e trasformati in luoghi di lavoro moderni e multifunzionali.
Tra gli interventi conclusi, oltre a Milano, sono presenti spazi di co-working di Poste Italiane a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Fossombrone (Pesaro Urbino), Montegranaro (Fermo), Ripatransone (Ascoli Piceno), Castagneto Carducci (Livorno), Rocca di Mezzo (L’Aquila), Bellizzi (Salerno), Ugento (Lecce), Marcianise (Caserta), Gangi (Palermo), Castellamare del Golfo (Trapani), Terrasini (Palermo), Montalbano Jonico (Matera), Ercolano (Napoli), Sanremo (Imperia), Gavirate (Varese), Avigliana (Torino), Chatillon (Aosta), Paola (Cosenza), Sagrado (Gorizia), Larino (Campobasso), Tortolì (Ogliastra), Rovereto (Trento).
Soluzioni innovative e green
Grazie a interventi di efficientamento e all’utilizzo di soluzioni a basso impatto, questi luoghi diventano esempi concreti di rigenerazione urbana e innovazione green. Le strutture sono pensate per tutti: professionisti e aziende. Gli ambienti, completamente rinnovati e arredati con materiali di qualità, integrano soluzioni sostenibili per ridurre l’impatto ambientale e migliorare il comfort. Ogni sede dispone inoltre di un’area break accogliente, pensata per pause rigenerative o incontri informali.
Come prenotare uno spazio
Per effettuare una prenotazione è innanzitutto necessario registrarsi sul sito "Spazi per l’Italia", all’indirizzo www.spaziperlitalia.poste.it o scaricare la app "Spazi per l’Italia". Una volta completata la registrazione, si procede con l’accesso tramite login e si seleziona il tipo di spazio desiderato. Dopo aver scelto, è necessario inserire nel motore di ricerca la città in cui si desidera prenotare. Il giorno prima della prenotazione verranno inviati per email i codici pin necessari per accedere al co-working o all’ufficio, insieme ai codici per il Wi-Fi.
Co-working e borghi vivi
Dai borghi alle località turistiche, i co-working di Poste Italiane diventano motore di sviluppo locale e attrattori di talenti. A Forte dei Marmi, il Comune ha creato uno spazio per giovani under 35, incentivando l’imprenditorialità e contrastando lo spopolamento. A Castellammare del Golfo, un’imprenditrice inglese ha scelto il borgo siciliano per lavorare da remoto, ispirando un altro imprenditore a trasferirsi nella stessa zona. A Taormina, un professionista autonomo ha trovato nel co-working di Poste Italiane un ambiente ideale per bilanciare lavoro e vita privata. A Ugento, una dipendente ha trovato uno spazio di lavoro vicino a casa, migliorando la sua qualità di vita. Infine, a San Felice Circeo, un professionista spagnolo e altri nomadi digitali hanno potuto continuare a lavorare in modo flessibile grazie al co-working locale.
Una delle due “anime” del progetto Polis
“Spazi per l’Italia” rappresenta una delle due direttrici del Progetto Polis di Poste Italiane, sostenuto dal Piano Complementare al PNRR, che punta a rafforzare la coesione territoriale e sociale del Paese, riducendo il divario digitale nei comuni con meno di 15.000 abitanti. L’altra direttrice, denominata Sportello Unico, ha l’obiettivo di portare i servizi della Pubblica Amministrazione in quasi 7.000 uffici postali presenti in Comuni sotto i 15.000 abitanti. Il progetto Polis è finanziato con risorse del piano complementare al PNRR per 800 milioni di euro e per oltre 400 milioni da Poste Italiane. L'azienda ha destinato oltre 120 milioni di euro alla realizzazione degli "Spazi per l’Italia", di cui 20 milioni provenienti dal fondo complementare al PNRR.