Sono quasi dieci milioni – includendo gli ultimi indecisi – gli italiani che si sono messi in viaggio, o si stanno mettendo in viaggio per Ognissanti, l‘unico vero ponte autunnale che il calendario di quest’anno prevede. La spesa prevista è di poco sotto i 3,5 miliardi di euro. Città d’arte e montagna, scelte complessivamente come destinazioni da 4 viaggiatori su 10, si contendono la posizione di testa mentre arretra, di 5 punti rispetto al 2023, il mare, complice probabilmente un’estate metereologica non così tanto prolungata come lo scorso anno.
Ponte primo novembre, 10 milioni di italiani in viaggio
Sono i principali risultati che emergono dal focus su ponte di ognissanti degli italiani dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg su un campione composto da 1.031 cittadini italiani tra 18 e 80 anni intervistati tra il 17 e il 22 ottobre, rappresentativi della popolazione per genere, età, area geografica e ampiezza comune di residenza.
Nessuna novità invece sul fronte della ricettività programmata per i pernottamenti: quasi due terzi degli italiani sceglieranno strutture turistico ricettive – alberghi in oltre 1 caso su 2 – mentre, fra i restanti, l’ospitalità di amici o parenti e l’utilizzo di seconde case di proprietà o in affitto di lungo periodo passa al 24%, dal 28% dello scorso anno.
Si dimezzano, per questa ricorrenza, i viaggi all’estero, probabilmente anche per il numero ridotto di giorni a disposizione: nel 2023, il primo novembre cadeva di mercoledì e quindi, con due giorni di ferie, si poteva fare una bella vacanza fino 6 pernottamenti a destinazione. L’Osservatorio Turismo Confcommercio rileva che “quest’anno, invece, il 50% degli intervistati opta per una formula 3 giorni e due pernottamenti. Tuttavia, ed è un segnale incoraggiante, il perimetro degli spostamenti in Italia si amplia notevolmente: sono più di 1 su 2 gli intervistati che usciranno dai confini della propria regione per muoversi un po’ lungo tutta la penisola, dalla Toscana al Lazio e Campania – che costituiscono il terzetto di testa – a Puglia, Lombardia, Sicilia e Trentino Alto Adige, che seguono distanziate di poco”.