Orlando: "Entro il 2022, un Piano nazionale per la lotta al sommerso"

- di: Daniele Minuti
 
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, è intervenuto durante un'audizione in Senato sul tema della sicurezza sul lavoro: "Gli infortuni sul posto di lavoro pesano fino al 2,6% sul Prodotto Interno Lordo perché gravano sul sistema sanitario, su quello previdenziale, su quello assicurativo, su quello amministrativo e persino su quello giudiziario, andando infine a intaccare il sistema dell'economia sana e lo stato sociale".

Con le sue parole, il ministro ha voluto escludere un collegamento diretto dei tanti incidenti sul lavoro con disoccupazione o con l'andamento oscillante dell'economia: "Il fenomeno è connesso alla legalità: gli infortuni si moltiplicano quando ci sono pochi controlli, maglie larghe nel campo della contrattualistica e un'inadatta rappresentanza di lavoratori e lavoratrici. C'è bisogno di abolire la politica dei tagli e fare più investimenti nel campo della prevenzione grazie a una corretta informazione, una buona formazione e un'assistenza e una vigilanza adatti. Per ogni euro investito in prevenzione, se ne guadagnano 4 in salute".

Capitolo lavoro nero: "Entro la fine del 2022 adotteremo un Piano nazionale per combattere il sommerso, con l'obiettivo di ridurre di almeno un terzo la distanza che l'Italia ha rispetto alla media in Europa nella diffusione di questo fenomeno: la vera sfida sarà rendere i benefici dall'operare nella legalità per le imprese superiore ai costi connessi all'uso del lavoro irregolare, cosa che rende necessario un misto di misure di prevenzione e promozione del lavoro regolare assieme a una rimodulazione delle misure di deterrenza".

"Infine" - ha concluso Orlando - "Per lavoro irregolare e sicurezza stiamo lavorando a uno strumento operativo che preveda un serrato controllo sulle imprese che in sede ispettiva siano sorprese con lavoratori in nero in quota superiore al 10% dei dipendenti, con gravi violazioni nel campo della sicurezza e presenza di lavoratori sfruttati, oltre che misure interdittive a carico di tali imprese".

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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