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Natale con i fiocchi: 9 miliardi spesi tra cibo, regali e viaggi

- di: Marta Giannoni
 
Natale con i fiocchi: 9 miliardi spesi tra cibo, regali e viaggi

È stato un "Natale con i fiocchi" quello appena trascorso, con una spesa complessiva che ha sfiorato i 9 miliardi di euro, distribuiti tra prodotti alimentari, regali e viaggi. A tracciare il bilancio è Confesercenti, che sottolinea un’accelerazione significativa degli acquisti nella settimana dal 20 dicembre. Nonostante il boom registrato negli ultimi giorni prima del Natale, però, il balzo finale non è riuscito a compensare del tutto il rallentamento vissuto nella prima parte del mese di dicembre.

Natale con i fiocchi: 9 miliardi spesi tra cibo, regali e viaggi

L’ultimo sprint verso il Natale ha segnato un successo per i negozi di vicinato, che hanno superato la concorrenza dell’online nelle vendite dell’ultima settimana. Secondo Confesercenti, il 78% delle imprese associate ha segnalato un aumento delle vendite rispetto ai giorni precedenti, dimostrando come l'acquisto fisico mantenga ancora un fascino particolare, soprattutto per i regali last minute.

Tra i prodotti più venduti spiccano l’abbigliamento e gli accessori, che dominano sia nella classifica generale sia tra i doni acquistati all’ultimo momento. Seguono i prodotti gastronomici, protagonisti indiscussi delle tavole natalizie, giocattoli e libri, senza dimenticare le bottiglie di vino e spumante, che hanno registrato un’impennata di vendite. Le bollicine made in Italy, in particolare, sono state tra i regali più apprezzati e simbolici di questo Natale, confermando il valore del prodotto locale.

Cibo e tradizione sulle tavole degli italiani

Il Natale italiano non sarebbe lo stesso senza i piatti della tradizione, e quest’anno non ha fatto eccezione. Oltre l’80% degli italiani ha scelto di trascorrere la Vigilia e il Natale a casa propria o da parenti, puntando sui sapori tipici del territorio. In cima alle preferenze si conferma il panettone, che ha surclassato il pandoro. Un dato interessante riguarda la crescente predilezione per le versioni artigianali di questo dolce simbolo delle festività, a scapito di quelle industriali.

Per le cene della Vigilia, i piatti a base di pesce hanno avuto la meglio, con ricette che variano a seconda delle tradizioni regionali, mentre per il pranzo di Natale si è assistito a un ritorno ai prodotti montani, con formaggi, salumi e carni tipiche al centro delle tavole. Questa scelta riflette non solo una preferenza culinaria, ma anche il desiderio di riscoprire le radici culturali e gastronomiche italiane.

Viaggi e turismo: un Natale in movimento

Non solo cibo e regali: il periodo natalizio ha visto anche una ripresa del turismo interno, con molti italiani che hanno scelto di spostarsi per le festività, approfittando delle vacanze per visitare parenti o trascorrere qualche giorno di relax in montagna o in località turistiche. Anche in questo caso, il dato riflette un desiderio di ritorno alla normalità e un rinnovato interesse per il turismo di prossimità, che premia le eccellenze locali.

Le aspettative per il nuovo anno

Con le feste natalizie ormai concluse, l’attenzione si sposta verso l’ultima notte dell’anno e l’inizio dei saldi invernali. Gli esercenti confidano che l’onda lunga dei consumi natalizi possa proseguire, trainando il commercio fino a San Silvestro. Un buon andamento delle vendite nei giorni immediatamente antecedenti al Capodanno, infatti, è spesso indicativo di un inizio di saldi positivo, soprattutto per il settore moda, che quest’anno potrebbe beneficiare del ritorno degli acquisti nei negozi fisici.

Un Natale che guarda al futuro

Il bilancio di questo Natale, oltre a segnare un’importante ripresa economica, rappresenta un momento di riflessione sul ruolo centrale del commercio di vicinato e delle tradizioni locali nella vita degli italiani. Se il boom delle vendite ha premiato i negozi fisici, la sfida per il futuro sarà mantenere questa centralità, anche di fronte alla concorrenza crescente del commercio online.

In un contesto economico ancora in evoluzione, i risultati registrati durante le festività sono un segnale di fiducia per il futuro. Un Natale, dunque, non solo all’insegna della tradizione, ma anche della resilienza, che conferma la forza del tessuto economico e culturale italiano. E mentre il 2024 si avvia verso la sua conclusione, c’è già grande attesa per il nuovo anno, con l’auspicio di un 2025 ricco di opportunità per tutti.

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