Palermo: inaugurato il "Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino"

- di: Redazione
 

A 32 anni dall'indelebile macchia nella storia italiana che è stata la strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e i tre agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, Palermo ricorda gli eroi nella lotta alla mafia con l'inaugurazione del "Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino", a Palazzo Jung.

Palermo: inaugurato il "Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino"

Si tratta di un progetto della Fondazione Falcone che comprende il Palazzo Jung, seguito dalla sede di Roma di via dei Gracchi e da un edificio storico che la Provincia Autonoma di Bolzano e il Comando Truppe Alpine stanno definitivamente individuando nel cuore del territorio dell'Alto Adige. Esso è dedicato alla memoria di Falcone e Borsellino, oltre che a quella di tutte le vittime della mafia.

Le aree principali dello spazio complessivo sono state divise per funzione, con la grande sala per la Biblioteca Blu, dove è possibile trovare volumi di storia, economia, arti visive, letteratura, poesia e biografie sul Novecento e sul nuovo secolo presente, in materie diverse e dove la lotta alle mafie sarà il cardine nella selezione dei titoli.

La Biblioteca Blu è parte della sala degli incontri, un atelier del pensiero e delle proposte sociali, direttamente connesso con la città e il tessuto urbano storico da un portone su via Lincoln, la popolare arteria che collega il centro al mare dei grandi palazzi dell'epoca del Gattopardo.

Patrizia Di Dio, vicepresidente nazionale di Confcommercio con delega alla legalità, ha parlato in occasione della cerimonia di inaugurazione: “La commemorazione di oggi ha assunto una diversa prospettiva: non solo tributo di memoria agli eroi della lotta alle mafie ma anche una proiezione verso il futuro. Il “Museo del presente” inaugurato oggi è uno spazio culturale con il quale verrà valorizzata la forza e il coraggio del Paese, della comunità del lavoro e delle imprese, di uomini e donne che si sono opposti ai ricatti dell’illegalità. Siamo orgogliosi di essere protagonisti di questo progetto, al fianco della Fondazione Falcone che da oltre 30 anni è impegnata nella promozione della legalità. Attraverso l'arte e la bellezza il Museo vuole trasmettere messaggi positivi alla società civile e soprattutto alle nuove generazioni. Confcommercio, impegnata nella lotta a qualsivoglia forma di illegalità, scende in campo anche stavolta nella convinzione che per sconfiggere le mafie non basta la legalità, servono anche cultura, passione, impegno e sviluppo economico fatto da imprenditori e imprenditrici perbene e liberi”.

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