FOTO: Michael Sweerts e collaboratore («P.F.N.»), Coppia elegante in visita ai pastori, 1648-1650, Olio su tela, 98 x 74.5 cm | Foto: © Giordano Bufo | Courtesy Accademia Nazionale di San Luca, Roma
Roma accoglie Michael Sweerts
Una Roma popolare, battuta da giovani prostitute e vecchi bevitori collocati in scorci urbani tra miseria e nobiltà, si fa strada fluttuando nelle tele di Michael Sweerts.
Al pittore fiammingo, tra i più enigmatici, complessi e intimamente internazionali, ancora poco noto al grande pubblico, riscoperto da critici nordeuropei attorno al 1900 e, a metà secolo, da italiani del calibro di Giuliano Briganti e Roberto Longhi, l’Accademia di San Luca dedica una mostra in corso fino al 25 gennaio.
Le ricerche per questa mostra a cura di Andrea G. De Marchi e Claudio Seccaroni gettano nuova luce sulla sua vicenda biografica, sociale e artistica, con importanti scoperte d’archivio e di restauro, che hanno permesso collegamenti tra opere e tracce documentali, nonché riesami tecnici.
Sweerts – che aveva origini aristocratiche – non seguì le più autorevoli correnti artistiche del suo tempo, grazie anche a un'indipendenza economica e intellettuale che lo rese libero dai capricci della committenza.
Influenzato dalla scuola pittorica dei Bamboccianti e dallo studio diretto dei dipinti del giovane Caravaggio, Sweerts conquistò in breve una sua autonomia poetica, dedicandosi a pungenti rappresentazioni di atelier nelle quali spicca la presenza di giovani allievi dediti alla copia dei modelli antichi.
La mostra romana è l’occasione per scoprire questo singolare artista attraverso diciotto opere esposte, delle quali tredici dello stesso Sweerts, di cui quattro di proprietà dell’Accademia, restaurate per l’occasione.
Khalid Albaih a Brescia
Fino al 25 febbraio il Comune di Brescia, la Fondazione Brescia Musei e il Festival della Pace presentano Khalid Albaih. La stagione della migrazione a Nord, la mostra dell’artista, curatore e attivista sudanese Khalid Albaih a cura di Elettra Stamboulis, negli spazi del Museo di Santa Giulia a Brescia.
Presentata nell’ambito del Festival della Pace, l’esposizione, il cui titolo riprende quello dell’omonimo romanzo dello scrittore sudanese Altayib Salih, ripercorre la carriera artistica di Albaih, presentando per la prima volta una personale critica del suo lavoro pluridecennale da artista dissidente ed esule. L’allestimento dialoga con la città di Brescia e vede come fil rouge l’indagine delle diverse sfaccettature che accompagnano la “stagione della migrazione a Nord”.
Fortemente radicata nel disegno, La pratica artistica di Khalid Albaih, caratterizzata da illustrazioni taglienti e dirette, è apprezzata per il suo forte senso di chiarezza e immediatezza.
Al Mudec di Milano i colori di Niki de Saint Phalle
“Donna e artista” Amava definirsi così Niki de Saint Phalle, pittrice, scultrice, autrice di film sperimentali, performer, in mostra fino al 16 febbraio al Mudec – Museo delle Culture a Milano.
Vissuta in un’epoca di grandi cambiamenti sociali e artistici Niki ha sfidato gli stereotipi di genere attraverso l’arte, esprimendo la propria identità attraverso la femminilità, la sensualità e l’amore per la vita come creazione.
Organizzata per la prima volta in un grande museo civico italiano come il Mudec, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, in collaborazione con la Niki Charitable Art Foundation, la mostra a cura di Lucia Pesapane porta a Milano 110 opere dell’artista francoamericana conosciuta per le sue grandi e colorate Nanas. Il pubblico si muoverà tra 110 opere, delle quali una decina di grandi dimensioni, oltre a lavori su carta, video, abiti della Maison Dior che ricordano anche il suo passato di modella.
Ligornetto omaggia Spartaco Vela
Unico figlio del celebre scultore ticinese Vincenzo e di Sabina Dragoni, Spartaco Vela è stato a lungo confinato nel ruolo di semplice “figlio d’arte”.
Fino al 27 aprile la mostra intitolata Spartaco Vela. Impressioni dal vero, accolta al Museo del centro ticinese di Ligornetto (Mendrisio), invita a riscoprire un artista attivo tra la Svizzera e l’Italia.
Il percorso, a cura di Antonia Nessi, in collaborazione con Anita Guglielmetti, presenta per la prima volta nella sua integralità la produzione pittorica e grafica di Spartaco Vela in collezione presso il Museo. Si aggiungono alcuni prestiti provenienti da prestigiose raccolte pubbliche e collezioni private. Non mancano carte, documenti originali e fotografie che svelano sfaccettature inedite, e a tratti sorprendenti, della personalità dell’artista.