Nessun contratto firmato con SpaceX per l’utilizzo della rete satellitare Starlink. Palazzo Chigi interviene per mettere a tacere le voci diffuse da Bloomberg, che avevano ipotizzato un accordo quinquennale con l’azienda di Elon Musk per un sistema di comunicazione criptato di massima sicurezza. “Si tratta di normali interlocuzioni istituzionali”, si legge nella nota ufficiale del governo, che ribadisce l’impegno a valutare ogni iniziativa in linea con l’interesse nazionale e la normativa europea.
Starlink, Palazzo Chigi: “Solo interlocuzioni, nessun accordo firmato”
Fonti vicine a Palazzo Chigi spiegano che il dialogo con SpaceX, come con altri operatori di livello mondiale, rientra in un percorso di analisi delle soluzioni tecnologiche per migliorare le infrastrutture digitali del Paese. L’obiettivo è garantire una connettività sicura e moderna, fondamentale per la crescita economica e la protezione delle comunicazioni governative.
Il governo sottolinea che qualsiasi decisione sarà presa con estrema cautela e trasparenza, rispettando le norme europee sulla sicurezza dei dati e salvaguardando la sovranità tecnologica italiana. “Non c’è alcuna intenzione di affidare la sicurezza nazionale a un soggetto esterno senza le dovute garanzie”, affermano dal Ministero dell’Innovazione.
Le critiche dell’opposizione: "Meloni riferisca"
Nonostante le smentite, l’opposizione continua a chiedere chiarimenti. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha dichiarato: “Anche solo parlare di un possibile accordo con Musk solleva dubbi che meritano spiegazioni in Parlamento. La sicurezza nazionale non può essere trattata come un affare privato”.
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha rincarato la dose: “Serve la massima trasparenza. Non possiamo permettere che decisioni di questa portata vengano prese senza il coinvolgimento del Parlamento e della società civile”.
Dal centrodestra, però, si minimizzano le polemiche. Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, ha difeso l’operato del governo: “Stiamo parlando di semplici interlocuzioni tecniche. L’opposizione dovrebbe concentrarsi sui fatti e smetterla di creare allarmismi inutili”.
Un contesto internazionale sempre più competitivo
L’interesse del governo italiano per tecnologie avanzate come Starlink non è un caso isolato. In un mondo sempre più digitale, le infrastrutture di comunicazione rappresentano un asset strategico. L’Italia, come altri Paesi europei, sta cercando di colmare il gap tecnologico, garantendo al contempo la protezione delle proprie reti da minacce esterne.
Elon Musk, dal canto suo, ha ribadito la disponibilità di SpaceX a collaborare con il governo italiano: “Siamo pronti a fornire la connettività più sicura e avanzata”, ha scritto su Twitter, alimentando ulteriormente il dibattito.
La posizione dell’Unione Europea
Anche Bruxelles segue con attenzione la vicenda. Un portavoce della Commissione ha dichiarato: “L’Italia è uno Stato sovrano e ha il diritto di scegliere le proprie soluzioni tecnologiche, purché in linea con le normative europee. Se ci saranno accordi ufficiali, valuteremo attentamente ogni aspetto”.
Innovazione e sicurezza: una sfida per il futuro
La questione Starlink rappresenta un esempio concreto delle sfide che i governi moderni devono affrontare. Da un lato, la necessità di adottare tecnologie all’avanguardia per competere a livello globale; dall’altro, l’obbligo di tutelare la sovranità e la sicurezza nazionale.
Il governo Meloni ha scelto la strada della prudenza e del dialogo, consapevole dell’importanza di una strategia equilibrata. Le interlocuzioni con SpaceX, dunque, vanno lette come un segnale di apertura verso l’innovazione, senza per questo compromettere l’indipendenza tecnologica del Paese.